Un aspro conflitto di ricostruzioni oppone l'azienda israeliana Paragon Solutions e le autorità italiane riguardo alla fine della collaborazione sullo spyware Graphite e alla mancata verifica sulle attività di spionaggio del giornalista Francesco Cancellato.

Paragon Solutions ha annunciato di aver cancellato unilateralmente tutti i contratti con i servizi segreti italiani (AISE per l'estero e AISI per l'interno). La motivazione? Il rifiuto del governo italiano di accettare la sua offerta di collaborazione per indagare se il suo software Graphite fosse stato utilizzato per spiare illegalmente il direttore di Fanpage.it, Francesco Cancellato. In una nota, Paragon afferma di aver proposto un metodo per "determinare se il suo sistema fosse stato usato contro il giornalista in violazione della legge italiana e dei termini contrattuali". Visto il rifiuto delle autorità, l'azienda ha deciso di concludere ogni rapporto con il governo italiano. 

Le fonti del Dipartimento delle Informazioni per la Sicurezza (DIS) e il COPASIR ribattono punto per punto alla tesi dell'azienda israeliana, smentendo categoricamente che governo e servizi abbiano rifiutato di collaborare con il COPASIR. Anzi, sottolineano che il Comitato ha potuto svolgere accertamenti "senza precedenti", inclusi:

  • accesso fisico alle sedi di AISI e AISE (7 maggio 2025);
  • interrogazione diretta dei database e dei registri di audit di Graphite (non cancellabili dall'utente);
  • verifica dei log delle inoculazioni (operazioni di infezione) e della documentazione captativa custodita nell'archivio segreto del DIS.

Questi gli accertamenti svolti ritenuti necessari dal Comitato, che avrebbe riscontrato la conformità alle dichiarazioni delle Agenzie.

I servizi italiani hanno precisato che la sospensione dell'uso di Graphite è stata decisa "di comune accordo" il 14 febbraio 2025. La conclusione definitiva dei rapporti commerciali è avvenuta successivamente, il 12 aprile 2025, con la firma di un documento concordato che chiudeva le relazioni "senza ulteriori richieste o incombenze". Non ci sarebbe stata alcuna rescissione unilaterale per "presunte condotte illegali".

Il motivo del rifiuto di verifiche da parte di Paragon (analisi dei log tramite software proprietario o accesso diretto del personale Paragon ai sistemi dei Servizi) sono state ritenute inaccettabili perché invasive, mettendo a rischio la sicurezza nazionale. Quello che però non viene aggiunto o precisato è perché ciò dovrebbe accadere se i log sono riferibili esclusivamente ad un determinato evento, oggetto di inchiesta.

Anche il Comitato parlamentare per la Sicurezza della Repubblica ha espresso "stupore" per le dichiarazioni di Paragon riportate dalla stampa israeliana. In una nota il COPASir sottolinea che durante l'audizione del 9 aprile 2025, i rappresentanti di Paragon avrebbero affermato che le uniche opzioni per verificare lo spionaggio su Cancellato erano quelle poi rifiutate per motivi di sicurezza, ma che il Comitato è riuscito comunque a effettuare verifiche dirette sui sistemi. Per difendere la "serietà del lavoro svolto", il COPASIR si riserva di desecretare straordinariamente il resoconto stenografico dell'audizione di Paragon.

Che sia possibile arrivare a chi abbia ordinato l'attività di spionaggio contro giornalisti e attivisti è ovviamente impensabile... ma questo non esclude che permangano i dubbi, considerando chi attualmente è al governo del Paese.