Secondo l'agenzia Irna, sono stati milioni gli iraniani che hanno reso l'ultimo omaggio al generale Qasem Soleimani, riempiendo sia le strade di Teheran, dove si sono svolti i funerali delle vittime dell'attentato Usa all'aeroporto di Baghdad, che quelle di altre città iraniane. La gente è scesa in strada mostrando le foto del defunto comandante della Forza Quds e le bandiere dell'Iran e urlando "Abbasso gli Stati Uniti" e "Abbasso Israele".

Alla cerimonia ha partecipato anche la figlia di Soleimani, Zeinab, che ha minacciato l'America anticipando per gli Usa giorni bui a seguito di quello che da lei è stato definito un omicidio. "Pazzo Trump, non pensare che tutto sia finito con il martirio di mio padre", ha detto Zeinab Soleimani.

La salma del generale è stata portata a Qom, uno dei principali luoghi di culto dell'Islam sciita, dove si terrà un'ulteriore cerimonia prima del funerale di martedì nella città natale di Soleimani, Kerman.

Il primo risultato concreto dell'attacco americano è il fatto che  l'Iran abbia dichiarato che non rispetterà più nessuna delle restrizioni imposte dall'accordo sul nucleare siglato nel 2015.

Il secondo è stata la decisione del Parlamento iracheno di approvare una risoluzione (non vincolante), che chiede la partenza delle truppe straniere dal Paese. A questo bisogna aggiungere che il nuovo capo della Forza Quds, Esmail Qaani, ha promesso di espellere gli Stati Uniti dal Medio Oriente.