Tra Berlusconi e Salvini non c'è accordo sulla presidenza Rai
Sulla propria pagina Facebook, il segretario della Lega non fa sapere ai suoi "amici" i problemi politici che lo dividono in questo momento da Forza Italia, rea di non aver dato il proprio placet affinché Marcello Foa diventasse presidente della Rai.
Ma non per questo che Salvini abbia digerito la faccenda o che se ne sia disinteressato. Questo il suo commento al riguardo: «La Lega prende atto che Forza Italia ha scelto il PD per provare a fermare il cambiamento, per la Rai, per il taglio dei vitalizi e per altro ancora.
Dispiaciuti, continuiamo sulla via del cambiamento, sicuri che gli italiani e gli elettori del centrodestra (come dimostrano tutti i sondaggi) abbiano le idee chiare.»
La dichiarazione di Salvini fa seguito alla nota ufficiale di Silvio Berlusconi: «La scelta dei componenti di Forza Italia della commissione di Vigilanza, di non votare l'indicazione di Marcello Foa alla presidenza della Rai è stata assunta dai nostri gruppi parlamentari. Io ne ho preso atto e l'ho naturalmente condivisa.
Il servizio pubblico per essere tale, non può essere espressione unilaterale di una maggioranza, qualunque essa sia. A questo criterio ci siamo attenuti quando eravamo al Governo. Ci aspettiamo che vi si attenga anche l'attuale maggioranza.
E' stato anche appurato che la eventuale riproposizione dello stesso nome alla commissione di Vigilanza, presenta secondo il parere di autorevoli professionisti problemi giuridici non superabili. Non potrà quindi essere votata dai componenti di Forza Italia.»
A questo punto, la questione Rai rimane in sospeso con il punto interrogativo di chi dovrà ricoprire la carica di presidente. A questo interrogativo se ne aggiunge anche un politico relativo all'alleanza del centrodestra.
Dopo quanto è avvenuto, anche se nessuno può parlare di rottura è evidente che i rapporti tra Forza Italia e Lega non sono certi quelli di qualche mese fa. Questo è da considerarsi frutto del caso e di una situazione contingente oppure il primo passo di una strategia per arrivare a giustificare la creazione di una "santa" alleanza tra Forza Italia e Pd, come auspicato in passato dall'ex ministro Calenda?
Forse a Salvini qualche dubbio sta venendo.