Anche se per Giampaolo la prova del Milan contro il Genoa, con la vittoria per 2-1, è stata una prestazione convincente, non devono averla pensata alla stessa maniera i dirigenti rossoneri, tanto che il suo esonero sembra oramai essere una questione di ore.

Luciano Spalletti da Certaldo, ex allenatore (ultimamente) di Roma ed Inter e tifoso della Fiorentina, ha detto sì all'offerta del Milan e si appresta a succedere a Giampaolo alla guida tecnica della squadra, con somma soddisfazione per le casse dell'Inter, squadra con cui è ancora sotto contratto.

La notizia è su tutti i media e manca solo l'ufficialità da parte del Milan, che prima di qualsiasi annuncio probabilmente attende che l'allenatore toscano si liberi dell'attuale contratto. Cosa non del tutto scontata, visto che senza far nulla adesso guadagna circa 9 milioni di euro (lordi) a stagione, con un contratto che scade nel 2021. Per questo, Spalletti per interrompere il rapporto chiede una sostanziosa buonuscita all'Inter che, però, i dirigenti nerazzurri non sono disposti a concedere.

In attesa di capire come andrà a finire, quella del Milan è, seppur ufficiosamente, la prima panchina a saltare in Serie A in questa stagione... ma forse non sarà l'unica, anche per approfittare della sosta del campionato dovuta alle qualificazioni delle nazionali per i vari tornei continentali.

Quelle a rischio sono le panchine delle due squadre genovesi, ultime in classifica. Quella di Andreazzoli, forse, è meno in bilico dopo la prova convincente della sua squadra contro il Milan, con una sconfitta che poteva essere un pareggio, visto che il Genoa (penultimo a 5 punti) a fine gara ha sbagliato un rigore (parato da Reina) con cui avrebbe potuto portare il risultato in parità.

Così i tifosi hanno salutato i rossoblu, prima di abbandonare il campo, con una standing ovation, per sottolineare il gradimento di gioco e impegno. Pertanto, per adesso, la posizione del tecnico si è rafforzata rispetto alla scorsa settimana.


La Sampdoria, invece, sembra una squadra in agonia, relegata in fondo alla classifica con 3 punti e 1 sola vittoria in 7 gare, bloccata da un impoverimento della rosa, dalle vicende societarie e da un allenatore, Di Francesco, che voleva riscattarsi dopo essere stato esonerato dalla Roma lo scorso anno, ma che si è ritrovato a dover affrontare una situazione che sembra ingestibile.

A rendere il tutto ancor più complicato è l'annuncio che la società che avrebbe dovuto diventare nuova proprietaria del club blucerchiato (con Vialli che avrebbe fatto il presidente) si è ritirata dalla trattativa per l'acquisto, motivando la sua scelta con il seguente comunicato:

"Al termine di un lungo ed attento processo di due diligence, Calcioinvest ha valutato eccessiva la richiesta economica dell'attuale proprietà, considerandola nettamente superiore ai valori di mercato, anche in considerazione degli importanti investimenti che Calcioinvest ritiene necessari per riportare il club a livelli di competitività all'altezza della sua tradizione.

Calcioinvest, rammaricandosi per l'esito della trattativa purtroppo protrattasi ben oltre l'inizio della stagione agonistica, si augura vivamente che la società e la squadra riescano a superare al più presto il momento di difficoltà.

CalcioInvest ringrazia inoltre la societa S.Quirico SpA [Garrone, ndr] per la disponibilità dimostrata in questi mesi nel tentativo di favorire la transazione tra le parti".

Per questo, anche se Di Francesco sarà esonerato - ma non è neppure detto che non scelga di risolvere il contratto autonomamente - stando così le cose, non sarà neppure facile per la Samp trovare un suo eventuale sostituto.