Una pseudo alleanza di forze di destra-centro è costituita da due partiti anti-europeisti (Lega e Fratelli d'Italia) e da un partito europeista (Forza Italia). Una divergenza di idee e finalità politiche certificata dal sì del partito di Berlusconi alla presidente von der Leyen, nei confronti della quale si sono espressi con un voto contrario i partiti di Salvini e Meloni. 

Il partito di Berlusconi è un partito che si dice liberista, ma che più correttamente è definibile come aziendalista, nel senso che è nato e continua ad esistere per tutelare gli interessi della galassia Fininvest. Purché tali interessi gli siano garantiti, Berlusconi, come la storia ci ha già ampiamente dimostrato, sarebbe disposto ad allearsi pure con Belzebù in persona ed a supportarlo in ogni modo, purché gli venga garantito il tornaconto da lui perseguito. 

Al momento, Berlusconi si limita a supportare le aspirazioni di Salvini e Meloni che hanno come obiettivo quello di trasformare l'Italia nella Russia di Putin e/o nell'Ungheria di Orban. In pratica, i due profeti del sovran primatismo sognano di trasformare l'attuale repubblica, con tutti i suoi difetti... per carità, in un regime para-democratico, illiberale, dove i diritti fondamentali garantiti adesso dalla nostra Costituzione verrebbero gradualmente e sistematicamente eliminati. 

Una grossa fetta di italiani non lo capisce ed è felicissima di diventare schiava del trio sopra citato che, oltretutto - e non va dimenticato - ha dato ampia dimostrazione di come avrebbe potuto gestire la crisi pandemica, quando, in base alla convenienza del momento, urlava aprite tutto o chiudete tutto. Da brividi!

A contrastare l'alleanza di destra-centro si è formata un'alleanza tra pseudo-sinistra, Partito Democratico e Sinistra (per modo di dire) radicale,  da una parte e Movimento 5 Stelle dall'altra. Il Movimento 5 Stelle è un non partito spacciato per anarchico ma guidato da una dinastia monarchica (i Casaleggio) mascherata con la veste burocratica di una società a responsabilità limitata.

In base alla necessità di mantenere saldo il seggio dei parlamentari che la compongono, l'alleanza appena citata si trincera dietro il paravento della responsabilità facendo presente agli italiani, ma senza sottolinearlo in maniera troppo evidente, che, in caso di elezioni anticipate, l'Italia diverrebbe come la Russia di Putin o l'Ungheria di Orban. 

Non è ben chiaro quale delle due motivazioni precedenti sia prevalente, fatto sta che Pd, Sinistra e 5 Stelle hanno deciso di farsi ricattare da una forza politica che alle prossime elezioni non raggiungerebbe neppure il quorum, Italia Viva, il cui fondatore e "leader" deve gestire in prima persona, tutti o gran parte, gli oltre 200 miliardi dei fondi europei del piano di rilancio post pandemia destinati all'Italia. Per Matteo Renzi si tratta di un'occasione irripetibile per assicurarsi un futuro senza alcuna preoccupazione per decenni grazie a conferenze, consulenze, incarichi, libri e quant'altro con cui verrebbe ricompensato per l'assegnazione di quei fondi.

Così, nonostante Italia Viva abbia fatto cadere il governo di cui faceva parte con motivazioni di volta in volta diverse e quindi risibili, Pd, Sinistra e 5 Stelle adesso stanno dialogando di nuovo con Matteo Renzi per formare un nuovo governo di cui lui non solo ancora una volta farebbe parte, ma per il quale detta pure le condizioni. Un paradosso.

Riassumendo, gli italiani sono in questo momento presi in trappola da dei politici che dicono di volerli rappresentare, ma che in realtà pensano a correr dietro ai loro desiderata. Ma è sempre accaduto, dirà qualcuno. Sì, è così... è sempre accaduto... ma mai come adesso!

Era molto, ma molto meglio la prima Repubblica, perché oltre a quelli come Andreotti vi erano anche quelli come Moro, Zaccagnini, Berlinguer, Iotti, Anselmi... Pertini! Solo ad elencare questi nomi e a paragonarli a quelli dei politici attuali viene da piangere.

Aridatece subito la Prima Repubblica!