Il commissario per l'emergenza Covid, generale Figliuolo, mercoledì mattina, insieme al capo della Protezione civile, Fabrizio Curcio, era in visita ai centri vaccinali della regione Lombardia.
I due hanno visitato l'hub vaccinale del Policlinico in Fiera a Milano, l'hub di Malpensa Fiere a Busto Arsizio, in provincia di Varese ed attivo da oggi, e il "drive through" realizzato al parco di Trenno, a Milano. Al termine dell' "ispezione", è stato fatto il punto in una conferenza stampa che è stata organizzata al centro congressi MiCo.
"In Lombardia va tutto bene? No" ha risposto Figliuolo alla domanda di un giornalista, aggiungendo "come dalle altre parti bisogna migliorare". "La Lombardia è una regione che ha un sesto dei cittadini italiani e quindi nell'ambito dei famosi 500mila vaccinati al giorno ha un ruolo fondamentale. Se noi non raggiungiamo gli obiettivi in Lombardia evidentemente quei 500mila faticheranno ad arrivare", ha poi dichiarato il capo della Protezione civile Curcio. "Noi saremo a supporto di questa attività perché Stato e regioni devono lavorare insieme per questo obiettivo".
Martedì, un tronfio Salvini riportava sui propri account social il seguente virgolettato attribuito a Curcio, "La Lombardia ha numeri ragguardevoli, è la regione che ha vaccinato di più, con la somministrazione dell'85% delle dosi ricevute", per dimostrare che la "sua" regione, la regione dove governa la Lega non avesse problemi anche nella somministrazione dei vaccini.
Purtroppo per Salvini non è così, come hanno confermato nella conferenza stampa odierna anche la stessa Moratti, che ha ammesso gli errori, e indirettamente lo stesso Fontana che, come la sua vice, si è detto soddisfatto perché è stato assicurato da Figliuolo e Curcio che il piano vaccinale della Lombardia è in linea con gli indirizzi auspicati dal governo.
Ma oltre ad essere in linea, quando sarà pronto? Forse a metà aprile. Oggi non è stato neppure illustrato. Ma non ditelo a Salvini, perché non vogliamo che si senta UMILIATO o ASFALTATO, etichette che lui abitualmente usa a piene mani per deridere coloro che giudica suoi avversari... anzi, nemici.