L'Istat ha pubblicato i dati relativi al Prodotto interno lordo (Pil) dell'Italia per il secondo trimestre 2020. A casua della pandemia il Pil è diminuito del -12,8% rispetto al trimestre precedente (dato congiunturale) e del -17,7% nei confronti del secondo trimestre del 2019 (dato tendenziale).
Nella nota pubblicata a commento, l'Istat spiega che a trascinare la caduta del Pil è stata soprattutto la domanda interna,
perché sono venuti a mancare i consumi dei privati e di conseguenza non c'è stato neppure il bisogno di ripristinare le scorte. In questa situazione anche gli investimenti sono stati rimandati ed anche questa voce è venuta meno.
Rispetto al trimestre precedente, tutti i principali aggregati della domanda interna sono in diminuzione, con cali del -8,7% per i consumi finali nazionali e del -14,9% per gli investimenti fissi lordi. La domanda nazionale al netto delle scorte ha contribuito per -9,5 punti percentuali alla contrazione del Pil, con -6,7 punti dei consumi delle famiglie e delle Istituzioni Sociali Private ISP, -2,6 punti degli investimenti fissi lordi e -0,2 punti della spesa delle Amministrazioni Pubbliche (AP).
Ma anche la domanda estera ha fornito un apporto negativo, per la riduzione delle esportazioni, che purtroppo è stata maggiore rispetto a quella delle importazioni. Le importazioni e le esportazioni sono diminuite, rispettivamente, del -20,5% e del -26,4%.
Si registrano andamenti congiunturali negativi per il valore aggiunto in tutti i principali comparti produttivi, con agricoltura, industria e servizi diminuiti, rispettivamente, del -3,7%, del -20,2% e del -11%.
A conseguenza di tutto questo, vi è stata una contrazione dell'attività produttiva che, a sua volta, ha causato una marcata riduzione dell'input di lavoro in termini di ULA e ore lavorate, anche se le posizioni lavorative hanno subito un calo meno
marcato.
I dati odierni sul Pil erano attesi, anche se sono stati leggermente peggiori rispetto alle previsioni, poiché la stima preliminare della variazione congiunturale del Pil diffusa il 31 luglio 2020 era stata del -12,4% mentre quella tendenziale del -17,3%.
La variazione del Pil acquisita per il 2020 è pari a -14,7%.