A settembre, le esportazioni e le importazioni mostrano una crescita su base mensile, rispettivamente del +1,3% e del +1,2%. L'aumento dell'export è più marcato verso i paesi dell'Unione Europea (+2,4%) rispetto ai paesi extra-UE (+0,2%).
Nel terzo trimestre, rispetto al secondo, l'export cala del -0,6%, mentre l'import segna un incremento del +0,8%.
Su base annua, rispetto a settembre 2023, l'export diminuisce del -2,2% in valore e del -5,3% in volume. La contrazione in valore è più significativa verso i mercati UE (-3,0%) rispetto a quelli extra-UE (-1,4%). Anche l'import mostra una flessione annua del 3,2% in valore, determinata da una forte riduzione nell'area extra-UE (-8,8%) a fronte di un aumento nell'area UE (+1,1%); in volume, l'import cala del 3,7%.
Tra i settori che contribuiscono maggiormente al calo dell'export annuo si segnalano: coke e prodotti petroliferi raffinati (-42,6%), autoveicoli (-29,2%) e macchinari e apparecchi n.c.a. (-7,6%). In crescita, invece, le esportazioni di articoli farmaceutici (+15,2%), mezzi di trasporto esclusi gli autoveicoli (+15,1%), prodotti alimentari, bevande e tabacco (+7,8%) e articoli sportivi, strumenti musicali e medici, giochi e preziosi (+13,3%).
Sul piano geografico, la contrazione tendenziale dell'export riguarda soprattutto gli Stati Uniti (-13,4%) e la Germania (-4,6%). Al contrario, crescono le esportazioni verso Svizzera (+18,4%), Turchia (+18,0%) e paesi OPEC (+10,3%).
Nei primi nove mesi del 2024, l'export registra una lieve flessione annua (-0,7%), causata principalmente dalle minori vendite di autoveicoli (-13,2%), metalli di base e prodotti in metallo (-5,5%), mezzi di trasporto esclusi gli autoveicoli (-6,2%) e articoli in pelle (-8,9%). Tra i settori con contributi positivi si distinguono prodotti alimentari, bevande e tabacco (+8,0%), articoli sportivi, strumenti medici e giochi (+17,8%) e prodotti farmaceutici (+5,8%).
Il saldo commerciale a settembre 2024 è di +2.580 milioni di euro, in aumento rispetto ai +2.132 milioni di settembre 2023. Il deficit energetico si riduce da -5.651 milioni a -3.898 milioni, mentre l'avanzo nei prodotti non energetici scende da 7.783 milioni a 6.477 milioni.
I prezzi all'importazione diminuiscono del -0,7% su base mensile e dello 0,5% su base annua, in controtendenza rispetto all'aumento dell'1,0% registrato ad agosto.