Esteri

Il Senato USA boccia lo stop all'invio di armi a Israele che ogni giorno continua a compiere nuove stragi


"Netanyahu ha violato il diritto internazionale e americano, violando i diritti umani e bloccando gli aiuti umanitari. È illegale per il nostro governo fornirgli armi più offensive".

Questo è quanto ha dichiarato Bernie Sanders prima che il Senato votasse il suo progetto di legge per fermare l'invio di armi a Israele.

Il senatore del Vermont, che fa parte del gruppo dem pur non essendo iscritto al partito, aveva detto anche che ciò che sta accadendo a Gaza è difficile da descrivere, ricordando l'uccisione di decine di migliaia di civili, la distruzione di edifici e l'impedimento da parte di Israele all'ingresso di aiuti umanitari di cui c'è enorme bisogno, aggiungendo poi che ciò che rende la situazione più dolorosa è che la maggior parte di ciò che sta accadendo lì viene fatto con armi americane e con il sostegno dei contribuenti americani.

Il disegno di legge di Sanders mirava a impedire l'invio a Israele di munizioni per carri armati, mortai e caccia F-15.

Come è finita? Che 18 senatori dem si sono espressi a favore, mentre 79 (appartenenti ai due schieramenti dem e GOP) hanno votato contro.

C'è da stupirsi? Affatto, visto che il Congresso degli Stati Uniti, di cui il Senato fa parte, è eletto per due terzi con il finanziamento della lobby filoisraeliana AIPac, che controlla "militarmente" gli eletti indicando loro ciò che è giusto dire e fare per soddisfare i desiderata dello Stato ebraico e del suo governo. E c'è qualcuno che  continua a dire che gli Stati Uniti sono una grande democrazia!

La conseguenza di questo voto? È che Israele potrà continuare a portare avanti il genocidio che ha iniziato a Gaza e che sta allargando al resto del Medio Oriente. 

In tal modo, potrà continuare ogni giorno ad assassinare palestinesi, libanesi, siriani e quant'altri siano considerati ostacoli al proprio folle disegno sionista, ripetendo all'infinito stragi come quella odierna nel nord della Striscia, dove a Beit Lahiya sono state massacrate 66 persone (bilancio provvisorio), per lo più donne e bambini, a seguito di un bombardamento che ha preso di mira un intero isolato di edifici residenziali nei pressi dell'ospedale Kamal Adwan. Più di 100 i feriti.

Testimoni oculari hanno affermato che decine di case nei pressi dell'ospedale sono state rase al suolo e decine di altre abitazioni sono state gravemente danneggiate dalle bombe fornite dagli Stati Uniti.

Contemporaneamente, con le stesse armi, anche oggi l'IDF sta bombardando il sud di Beirut e la città di Tiro, aggiungendo nuove vittime a quelle di cui è già responsabile. Anche in Libano, ovviamente, si sta ripetendo la stessa pantomima di cui l'amministrazione Biden è responsabile con inviati USA che annunciano piani di pace come sempre sono inattuabili, a seguito delle richieste di Netanyahu che, essendo stato chiamato in tribunale a rispondere in udienza dei suoi presunti reati, adesso sta facendo di tutto e di più per intensificare il conflitto, con nuovi e ingiustificati stermini di massa, per evitare che il suo processo arrivi a sentenza.

E nell'occidente democratico si continua a fare finta di non accorgersi di questi crimini che nulla hanno da invidiare a quelli dei nazisti durante la seconda guerra mondiale. E ci sono politici, come ad esempio Tajani, che si dicono amici di Israele... amici di uno Stato canaglia.

Autore Ugo Longhi
Categoria Esteri
ha ricevuto 377 voti
Commenta Inserisci Notizia