Nel contesto del cessate il fuoco tra Hamas e Israele, questo sabato ha avuto luogo un secondo scambio di prigionieri. Le Brigate Al-Qassam, l'ala militare di Hamas, e le Brigate Al-Quds, l'ala militare della Jihad Islamica, hanno consegnato quattro soldatesse israeliane a rappresentanti della Croce Rossa Internazionale.
Le quattro prigioniere israeliane - Danielle Gilboa, Karina Ariev, Liri Albag e Naama Levy - sono state rilasciate nel cuore di Gaza City, in quella che una volta era Piazza Palestina, dove i miliziani della resistenza, alcune centinaia, formavano un cordone di sicurezza ai numerosissimi gazawi che assistevano alla cerimonia.
Fatte scendere da un auto, vestite con l'uniforme militare israeliana, le soldatesse sono state accompagnate su un palco dove, sorridenti, hanno salutato la folla e le telecamere che riprendevano quella che è stata allestita come una vera e propria cerimonia, che Hamas e Jihad islamica hanno confezionato per dimostrare a Israele, ma soprattutto ai palestinesi e all'opinione pubblica internazionale che 15 mesi di bombardamenti non hanno per nulla fiaccato le due organizzazioni... non solo a livello politico, ma anche a livello militare.
L'esercito israeliano sostiene, dal 7 ottobre ad oggi, di aver ucciso a Gaza 20mila miliziani palestinesi. Allo stesso tempo però, fonti israeliane e statunitensi, ammettono che altri 20mila giovani palestinesi avrebbero già colmato i vuoti nell'organico, anche se il loro addestramento militare sarebbe scarso o assente e, per tale motivo, molti sarebbero utilizzati in ruoli di supporto e collegamento e non in combattimento.
Le soldatesse liberate, una volta prese in consegna dalla Croce Rossa sono state poi affidate alle IDF che le hanno trasferite nel sud di Israele. Visitate dal personale medico dell'esercito, le loro condizioni fisiche sono state definite buone.
Watch the video footage of the 4 Israeli Soldiers that are being released this morning as part of the swap deal https://t.co/5BBxgspW2v pic.twitter.com/cPFK61nxT6
— NewsDaily🪖🚨🪖 (@XNews24_7) January 25, 2025
L'accordo di scambio prevede che in queste ore siano rilasciati anche 200 prigionieri palestinesi, i cui nomi sono stati pubblicati dall'Autorità per gli Affari dei Prigionieri e degli Ex-Detenuti, dal Club dei Prigionieri e dall'Ufficio Informazioni sui Prigionieri. Questo rappresenta il secondo lotto di rilasci previsti nella prima fase dell'intesa, volta a ridurre le tensioni e favorire una stabilità temporanea nella regione.
Dopo il rilascio delle quattro soldatesse, l'ufficio del Primo Ministro Benjamin Netanyahu ha diffuso una nota per far sapere che Israele non permetterà ai palestinesi di tornare nella Striscia di Gaza settentrionale finché Hamas non avrà predisposto il rilascio di Arbel Yehud,
"In base all'accordo - è scritto nel comunicato - Israele non consentirà il passaggio dei gazawi nel nord della Striscia, fino a quando non sarà stato concordato il rilascio della civile Arbel Yehud [forse detenuta dalla Jihad], che avrebbe dovuto essere liberata oggi".
Pertanto, domenica, le IDF non inizieranno il ritiro dal corridoio Netzarim, a partire dal lato che si affaccia sul Mediterraneo.
In base all'accordo, Israele avrebbe dovuto liberare metà del corridoio il settimo giorno del cessate il fuoco, per consentire ai palestinesi di tornare nel nord di Gaza attraverso la strada costiera. Secondo Israele, Hamas avrebbe violato l'accordo liberando le donne soldato tenute in ostaggio prima di tutte le donne civili ancora in vita.