"Lavorare meno, vivere meglio"  è la proposta di legge di Alleanza Verdi Sinistra, PD e M5S per ridurre l'orario di lavoro a parità di salario, da 40 fino a 32 ore settimanali.

Toh! Da sinistra dopo due anni arriva finalmente una proposta strutturale concreta su come modificare in meglio la vita degli italiani. Mentre i (post)fascisti si scervellano per consentire ai senatori la possibilità di portare i propri animali domestici a Palazzo Madama, i partiti di opposizione (centristi esclusi) hanno depositato un ddl  per un lavoro più giusto e sostenibile, in grado di affrontare le sfide dell'innovazione tecnologica e della conversione ecologica, in modo da redistribuire la ricchezza e liberare tempo che le persone possano dedicare a se stesse.

Una proposta che in Francia, seppur di breve durata, provò a realizzare Mitterand. Non ebbe successo. Oggi è indispensabile per provare a tornare a vivere.

Come attuarla?

Secondo i proponenti, è necessario favorire contratti collettivi e aziendali che vadano verso una progressiva riduzione dell'orario di lavoro a 32 ore settimanali, anche nella forma di turni su quattro giorni settimanali.

Peri i primi tre anni dall'entrata in vigore della legge le aziende che applicano questi contratti avrebbero un taglio dei contributi fino al 30%, che sale al 50% per le piccole e medie imprese e al 60% per chi svolge lavori pesanti: chi riduce l'orario di lavoro avrà accesso al taglio dei contributi, per il quale sarebbero stanziati 600 milioni in tre anni. 

In assenza di un contratto collettivo o aziendale, i sindacati più rappresentativi o il 20% dei dipendenti, possono presentare una proposta di contratto all'azienda che deve essere sottoposta ad un referendum dei dipendenti entro tre mesi.

Nei settori dove almeno il 20% dei lavoratori ha sperimentato la settimana corta, il taglio dell'orario non potrà essere inferiore al 10%.

Dopo la sperimentazione, non superiore ai tre anni, la riduzione a dell'orario di lavoro a parità di salario dovrà essere attuata dal presidente del Consiglio tramite DPCM.


Nel frattempo, in occasione delle presidenziali 2024, in California gli elettori di quello Stato potranno votare sulla Proposta 32, che mira ad aumentare il salario minimo statale entro il 2026, imponendo alle aziende con oltre 26 dipendenti di incrementarlo progressivamente fino a 18 dollari.