Scrittore e pacifista francese, Romain Rolland coniugò impegno etico e sensibilità artistica. Il ciclo "Jean-Christophe" è un inno al genio e alla fratellanza.
Romain Rolland fu insignito del Premio Nobel per la Letteratura nel 1915 “come tributo all’elevazione dei suoi ideali e alla simpatia profonda e generosa con cui ha descritto i diversi tipi di esseri umani”.

Intellettuale francese di vastissima cultura, Rolland fu romanziere, drammaturgo, musicologo e fervente pacifista. Durante la Prima Guerra Mondiale si espresse contro il conflitto, difendendo con coraggio la coscienza individuale e la dignità umana.

Il suo capolavoro è il vasto ciclo romanzesco "Jean-Christophe", pubblicato tra il 1904 e il 1912, che narra la vita di un musicista tedesco fittizio sullo sfondo di una Europa tormentata ma ancora aperta alla speranza dell’armonia tra i popoli. Rolland celebrava il potere dell’arte come forza spirituale e morale, capace di unire oltre le barriere nazionali.

Le sue biografie su Beethoven, Michelangelo e Tolstoj sono modelli di riflessione etico-artistica. Figura di coscienza europea, Romain Rolland rappresenta un umanesimo integrale, profondamente radicato nell’ideale della solidarietà e della pace.