La notizia pare quasi incredibile nel 2023 e soprattutto se contestualizzata in una città,  che viene notoriamente considerata patria dell'accoglienza e della inclusione sociale, quella Bologna, città in cui vivono Prodi, padrino storico del pd e la segretaria attuale del partito, Elly Schlein.

La storia, raccontata per primo, dal giornale online, Leggo nella sua edizione cittadina, è quella di un giovane lavoratore italiano a cui è stato negato il diritto alla casa solo per le sue idee politiche, cosa che ha provocato chiaramente polemiche anche a livello politico. Il giovane, Francesco Osso, lavora e vive a Bologna ed è nel bel mezzo della ricerca di una casa dove potersi trasferire.

Il ragazzo era riuscito finalmente a trovare un appartamento nel quartiere cittadino di San Lazzaro, accessibile e adatto a lui e al suo amico a quattro zampe e il padrone di casa, un signore anziano, che si sarebbe dimostrato molto disponibile per dare la casa in affitto. Qualcosa, però, non è andato nel verso giusto perché il signore, una volta tornato a casa e fatte le ricerche su Francesco Osso, avrebbe deciso di negargli l'affitto per un motivo molto importante: "Sei di destra, non posso rischiare". Non è ancora ben chiaro a cosa alludesse l'affittuario con quel non posso rischiare, vagamente minatorio.

La vicenda lascia davvero senza parole, perchè in un momento in cui la sinistra parla tanto di apertura ed accoglienza verso anche chi forse proprio tutti i diritti non li avrebbe, si assiste ad un episodio che sa tanto di razzismo al contrario e su cui forse proprio la sinistra dovrebbe dire qualcosa. "A Bologna funziona così: se sei di destra non hai diritto ad affittare una casa. Cose da Democratici", il commento su facebook dell'europarlamentare di Fratelli d'Italia, nonché copresidente del gruppo Ecr a Bruxelles, Procaccini. Ed in effetti la notizia lascia un po' sgomenti, anche perché fino ad ora non pare avere trovato molto spazio sui giornali del mainstream, sempre pronti invece ad attaccare proprio il partito della Meloni per la sua supposta mancanza di rispetto per i diritti civili e sociali. 

Francesco Osso il protagonista suo malgrado di questa vicenda è un dipendente della multinazionale Dhl e sarebbe un attivista del partito della premi. lo ha raccontato lui stesso in un post su facebook e di aver sofferto molto per la scomparsa  di Silvio Berlusconi, condividendo anche sui social alcuni post durante i funerali trasmessi sulle reti televisive. Proprio questi post sono stati oggetto di critiche e analisi attente da parte del signore anziano che avrebbe dovuto cedergli la casa in affitto. 

"Sembrava tutto fantastico: la casa andava bene, potevo tenere il cane e la posizione era strategica per il lavoro. Il giorno dopo però mi arriva un messaggio del padrone di casa che mi dice che non può darmi le chiavi di casa perché aveva visto il mio orientamento politico e non poteva rischiare», ha raccontato Franceso incredulo. Il signore anziano ha dichiarato di aver imparato molto dal passato ( non chiarendo bene a cosa esattamente si riferisse) e di non potersi fidare di chi non la pensa come lui sulla politica: «Mi sei piaciuto, ma la prudenza mi ha suggerito di “indagare” prima di decidere. Ho conosciuto così il tuo attivismo politico, la tua ammirazione per alcuni personaggi, la tua condivisione di alcune idee pubblicamente espresse, forse anche il cordoglio per personaggi deceduti», ha scritto al giovane che stava cercando casa. Insomma una vera e proprio ingiustizia che ha lasciato senza parole molti esponenti del partito, come il senatore Marco Lisei, senatore eletto proprio nel collegio di Bologna Marco Lisei: «Ecco l’esempio dell’inclusività a corrente alternata della sinistra: pronta ad aprire le porte della casa e della patria a chiunque tranne a chi, politicamente, la pensa in maniera diversa. Quello che è successo a Bologna è non solo gravissimo, ma è soprattutto indicativo dell’idea di democrazia che appartiene a questa sinistra, che accoglie a braccia aperte anche i delinquenti ma non è in grado di convivere con chi non la pensa come lei". 

Si attendono, ma chissà se mai arriveranno, ancora  i commenti sulla vicenda della sinistra in generale e della segretari Elly Schlein che a Bologna ci vive e della cui regione era fino a qualche mese fa vicepresidente.