Il cyberbullismo è un neologismo che identifica le forme di “bullismo virtuale”, compiuto cioè attraverso la rete internet.
Gli episodi di cyberbullismo sono purtroppo diventati quotidiani. Troppi Giovani subiscono vere e proprie persecuzioni attraverso commenti gradevoli, video girati senza il proprio consenso e poi pubblicati in rete per sbeffeggiare le vittime di questa terribile piaga del nuovo millennio. Spesso questo si tramuta in vergogna, imbarazzo e isolamento sociale fino ad arrivare a gesti estremi che portano anche al suicidio di chi non riesce a reggere il peso di tale violenza.
Una vera emergenza sociale, basti pensare che il 34% degli atti di bullismo avviene oggi attraverso il web.
Il ruolo della scuola nel contrasto al cyberbullismo è fondamentale attraverso l’aiuto che si può fornire ai giovani che hanno difficoltà ad approcciarsi correttamente con il web ma soprattutto tramite una forte sensibilizzazione rivolta ai giovani e ai loro genitori sul tema. Un compito arduo per gli insegnanti che devono far comprendere a quest’ultimi che certi comportamenti utilizzati attraverso il web e i canali social possono essere lesivi e distruttivi per l’intera vita di un adolescente.
In tal senso può essere utile istituire, con le dovute interlocuzione tra le amministrazioni pubbliche e le associazioni che già operano su questo fronte, anche uno sportello come strumento messo a disposizione delle vittime, al fine di ascoltare e agire per contrastare questo terribile fenomeno.
Infine, non per ordine di importanza, credo sia prezioso il lavoro fatto dai club service con i progetti e le campagne di informazione e sensibilizzazione rivolte ai giovanissimi, protagonisti della società del futuro.
“Essere violenti significa essere deboli. Per non parlare di chi è violento nascondendosi dietro a uno schermo..”