Gangi, l'archivio storico parrocchiale di San Nicolò apre le porte
L'inaugurazione si è tenuta lo scorso 28 agosto presso la Chiesa di San Nicolò di Gangi (Madrice)
L'archivio storico parrocchiale custodisce preziose carte che vanno dal XVI al XXI secolo. E’ soltanto il settimo archivio parrocchiale di tutta la Diocesi di Cefalù ad essere stato ordinato e catalogato.
Alla presentazione sono intervenuti don Pietro Piraino (direttore dell’archivio diocesano), monsignor Pino Vacca e il sindaco Francesco Migliazzo.
L’archivio contiene carte notarili, giudiziarie , delle amministrazioni storiche delle chiese locali (Madrice, San Paolo, San Cataldo, S. Maria ecc.), numerosi registri di battesimo, matrimoniali ecc. . Carte appartenenti alla locale Curia Spirituale (XVI-XX sec.). Tale archivio rappresenta uno strumento essenziale per la ricostruzione della storia
sociale e familiare locale e regionale . Il riordino, frutto di un lavoro durato 4 anni (2016-2020), è stato affidato in via principale al prof. Mario Siragusa (storico UKE, autore di libri citati anche da riviste autorevoli dell’Università di Oxford e del Massachussetts Institute of Tecnology) sotto la supervisione di don Pietro Piraino (rappresentante della Curia vescovile di Cefalù) e don Pino Vacca.
Hanno collaborato al progetto un team di volontari: Francesco Paolo Pinello (sociologo UKE), la docente scolastica Anna Calcavecchia, la studentessa universitaria Francesca Vazzano (entrambe dell’Archeoclub d’Italia sede di Gangi, che il 25 agosto ha organizzato, tra l’altro, un interessantissimo convegno sulla storia locale presso la Badia di Gangi con la partecipazione di docenti e del dirigente scolastico Francesco Serio dell’IC “Polizzano” di Gangi).
Alla fine dell’incontro don Pino Vacca, arciprete di San Nicolò di Bari, ha consegnato un attestato di riconoscimento per l’attività svolta al prof. Siragusa con la motivazione: "Per l’impegno e la dedizione profusi nel collaborare col parroco e i tanti volontari nel riordino dei preziosi documenti. Tutta la Comunità esprime gratitudine e riconoscenza perché da oggi a tutti viene data la possibilità di consultare il ricco patrimonio che il sunnominato archivio custodisce". Un attestato è
stato consegnato pure agli altri collaboratori.