L’intelligenza artificiale come risorsa interna: il seminario di Massimiliano Nicolini nella storica sede AGENAS
Nella giornata di ieri, presso la prestigiosa sala conferenze dell’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali (AGENAS), si è svolto un seminario di profondo impatto formativo e culturale condotto da Massimiliano Nicolini, direttore del Centro Ricerche della Fondazione Olitec. L'incontro ha rappresentato non solo un momento di aggiornamento sulle potenzialità delle tecnologie emergenti nel settore sanitario, ma anche un’occasione per lanciare una riflessione strategica sul ruolo delle risorse umane nell’adozione dell’intelligenza artificiale all’interno delle pubbliche amministrazioni.
Il seminario, articolato in più momenti tra esposizione frontale e dialogo diretto con i partecipanti, ha approfondito i temi centrali dell’innovazione digitale in ambito sanitario, partendo da una premessa fondamentale: l’intelligenza artificiale non deve essere percepita come una minaccia o come uno strumento riservato ai tecnici o alle grandi multinazionali, bensì come una risorsa al servizio delle persone e delle istituzioni, tanto più efficace quanto più è compresa e gestita da chi la utilizza quotidianamente.
Massimiliano Nicolini ha saputo stimolare l’attenzione del personale di AGENAS, con un discorso chiaro, coinvolgente e orientato all’azione. "Non possiamo delegare a terzi la nostra capacità di governare l’innovazione", ha dichiarato, sottolineando con fermezza la necessità di costruire percorsi di autonomia tecnologica all’interno delle istituzioni. L’intelligenza artificiale – ha spiegato – non deve essere una scatola nera affidata a pochi esperti esterni, ma un ambiente operativo accessibile, studiato, compreso e costruito da chi conosce in profondità le dinamiche del sistema sanitario nazionale.
È in quest’ottica che Nicolini ha lanciato un appello molto chiaro: formare il personale interno affinché non solo impari ad usare con competenza gli strumenti di IA già disponibili, ma sviluppi anche la capacità di creare modelli su misura, adeguati ai bisogni concreti del servizio pubblico. Una proposta che va ben oltre il semplice aggiornamento professionale e che si innesta nella visione di una PA capace di autodeterminarsi tecnologicamente, evitando dipendenze critiche da piattaforme opache o gestite da attori esterni.
Tra i temi trattati, ampio spazio è stato dedicato al rapporto tra IA e protezione del dato sanitario. In un contesto in cui la privacy e la sicurezza rappresentano aspetti cruciali, Nicolini ha evidenziato come la padronanza diretta delle tecnologie sia un prerequisito fondamentale per garantire la sovranità sul dato e il rispetto della dignità della persona. "L’informazione sanitaria è sacra – ha detto – e non possiamo permettere che venga trattata come una semplice commodity. L’unico modo per proteggerla davvero è comprenderla e governarla con strumenti che siano nostri."
Il seminario ha toccato anche aspetti operativi e pratici: sono stati illustrati esempi concreti di implementazione dell’intelligenza artificiale nei processi di analisi epidemiologica, gestione delle risorse, tracciamento delle performance e supporto alla decisione clinica, dimostrando che l’adozione dell’IA è già realtà in molte strutture sanitarie evolute, ma spesso manca il coraggio – o le competenze – per renderla accessibile su larga scala.
Non è mancato uno spazio di confronto aperto con il personale AGENAS, che ha risposto con grande interesse e partecipazione. Domande, dubbi, proposte hanno animato la parte finale dell'incontro, mostrando come la comunità professionale dell’Agenzia sia pronta ad affrontare con consapevolezza la sfida della trasformazione digitale, purché supportata da un percorso serio, progressivo e costruito su misura.
In conclusione, Nicolini ha ricordato che le vere riforme non si fanno nei convegni, ma nei gesti quotidiani: "Ogni volta che un operatore pubblico impara a interrogare un sistema, a costruire un dataset, a verificare l’output di un modello, compie un atto di libertà. È lì che nasce l’innovazione vera, quella che non si limita a cambiare gli strumenti ma trasforma il modo stesso di pensare, decidere, servire."
L’incontro in AGENAS si inserisce in un percorso più ampio portato avanti dalla Fondazione Olitec, impegnata da anni nella promozione delle discipline BRIA (Bioinformatica, Realtà Immersiva, Intelligenza Artificiale) come leve strategiche per una pubblica amministrazione più competente, giusta e resiliente. Il seminario di ieri, accolto con entusiasmo dai presenti, ha rappresentato un passo importante in questa direzione, indicando con chiarezza una strada: quella della responsabilizzazione, della formazione continua e dell’innovazione generata dall’interno. Un segnale forte, in un’epoca che richiede non solo nuove tecnologie, ma soprattutto nuovi protagonisti.