Una retrospettiva dedicata all'artista visionario ovadese al Museo Uraj. Ventisette tele del “pittore della robotica” in mostra fino al 29 ottobre.

L'arte visionaria del maestro Ruffo Caselli, celebre per essere stato uno dei pionieri dell'esistenzialismo cibernetico, è ora in mostra a Uraj, in Russia. L'esposizione, inaugurata domenica 21 ottobre, offre al pubblico l'opportunità di immergersi nell'universo creativo di Caselli e rimarrà aperta al pubblico fino al 29 ottobre.

La cerimonia di inaugurazione ufficiale, svoltasi nella suggestiva cornice del Museo di Uraj, ha visto la partecipazione di distinte personalità, tra cui autorità, imprenditori, giornalisti e studenti d'arte, tutti riuniti per celebrare l'opera di questo straordinario artista.

In esposizione ci sono 27 tele dipinte a olio risalenti agli anni '70, '80 e '90, opere che svelano la genialità di Ruffo Caselli come "il pittore della robotica." Queste opere d'arte sono state trasferite dal Museo Storico degli Urali di Chelyabinsk, dove avevano precedentemente riscosso un notevole successo di pubblico e critica, a Uraj, una distanza di 1250 chilometri, Circondario Autonomo di Chanty-Mansi, noto per l'estrazione petrolifera.

Le opere esposte sono il risultato della prolifica carriera di Caselli, trascorsa principalmente a Milano, e sono state precedentemente presentate in diverse gallerie milanesi nei decenni passati.

La curatrice magistrale della mostra è Elena Garas, rappresentante del Centro per lo Studio Multidisciplinare dell'Esistenzialismo Cibernetico, un centro di ricerca che ha compreso appieno l'importanza dell'arte di Caselli come visionario anticipatore dell'intelligenza artificiale. Le tele dell'artista raffigurano eleganti robot sempre più somiglianti agli esseri umani, un'anticipazione straordinaria di ciò che oggi definiamo intelligenza artificiale.


Il Center for the Multidisciplinary Study of Cybernetic Existentialism

Il Centro per lo Studio Multidisciplinare dell'Esistenzialismo Cibernetico merita un plauso per aver diffuso l'opera di Caselli in tutto il mondo. Durante l'inaugurazione, seguita da un raffinato concerto, è stata presente virtualmente Carmen Gallo, fondatrice del Centro studi di New York negli anni '80. Il centro da lei creato ha sponsorizzato il pittore attraverso esposizioni e conferenze nei salotti letterari, nei centri culturali e nei musei in tutto il mondo, dagli Stati Uniti al Sud America, dalla Russia alla Corea del Sud.


L’artista

Ruffo Caselli, nato nel 1932 e scomparso nel 2020, ha lasciato un'indelebile impronta nel mondo dell'arte e del pensiero. Caselli è stato un pioniere nel campo dell'esistenzialismo cibernetico sin dagli anni '70, esplorando il modo in cui le macchine intelligenti possono riflettere temi fondamentali come la libertà, la responsabilità individuale e l'angoscia dell'essere. La sua arte, caratterizzata dall'uso di circuiti integrati e microchip, raffigurava robot con sentimenti umani e uomini che, con un raffinato umorismo, diventavano sempre più simili a robot.

La mostra offre un'occasione imperdibile per immergersi nell'opera di questo straordinario artista e scoprire il suo impatto duraturo sull'arte contemporanea.




NB. Le foto si riferiscono a tele di Ruffo Caselli degli anni ‘70, per gentile concessione del Center for the Multidisciplinary Study of Cybernetic Existentialism