"Come siamo arrivati al punto che chiedere pubblicamente la fine di un massacro e la protezione di tutti i civili sia un messaggio fazioso? Come hanno fatto oltre 28.000 vittime di guerra a scomparire dalla coscienza pubblica e politica?"

È quanto si chiede oggi Medici Senza Frontiere, aggiungendo che

"Mentre alcuni governi per troppo tempo si sono voltati dall’altra parte, la responsabilità morale di chiedere il cessate il fuoco è ricaduta sulla società civile, sulle organizzazioni umanitarie, sull’opinione pubblica. E persino sugli artisti, dal palco del Festival di Sanremo.Ci sono voluti quattro mesi di attacchi indiscriminati e migliaia di donne, uomini e bambini massacrati perché i governi e le istituzioni internazionali si accordassero sull’urgenza di invocare il cessate il fuoco a Gaza. Adesso servono fatti, non schieramenti politici e ideologici, per proteggere migliaia di vite. Bisogna fermare il massacro. Servono aiuti umanitari immediati e illimitati in tutta la Striscia di Gaza, senza condizioni e restrizioni geografiche".

In precedenza, la ong ci aveva informato che a Khan Younis 

"L'ospedale Nasser è stato bombardato nelle prime ore di questa mattina, nonostante le forze israeliane avessero detto al personale medico e ai pazienti che potevano rimanere nella struttura. L’ordine di evacuazione per migliaia di sfollati era arrivato il 13 febbraio.In seguito ai bombardamenti di questa mattina, il nostro staff ha riferito di una situazione caotica, con un numero imprecisato di morti e feriti. Dopo l'attacco, uno dei nostri colleghi risulta ancora irreperibile.I nostri colleghi hanno dovuto abbandonare l'ospedale, lasciando indietro i pazienti. Le forze israeliane hanno istituito un posto di blocco per controllare le persone in fuga: uno dei nostri colleghi è stato trattenuto. Chiediamo che la sua sicurezza e dignità siano garantite.Le forze israeliane stanno effettuando operazioni nell'ospedale Nasser. Chiediamo loro di interrompere immediatamente questo attacco, poiché mette in pericolo il personale medico e i pazienti che sono ancora bloccati all'interno della struttura".

La situazione nell'ospedale Nasser è "catastrofica", ha detto alla BBC il direttore del nosocomio, Nahed Abu-Teima. Gli unici pazienti rimasti, ha affermato, sono "ammucchiati nei reparti" e "in estremo pericolo". "Molti di questi pazienti hanno gravi lesioni spinali, agli arti, amputazioni, lesioni cerebrali che hanno portato a paralisi cerebrale ed emiplegia, e questi pazienti non possono muoversi o non possono camminare... anche gli operatori ospedalieri rimasti intrappolati".



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