La rete internazionale Borghi d’Europa ha inserito il Veneto Orientale nel percorso d’informazione dell’Anno del Patrimonio Culturale Europeo e dell’Anno del Cibo Italiano.
La costruzione e la comunicazione de Le Vie del Gusto è uno dei principali itinerari che i giornalisti e i comunicatori di Borghi d’Europa stanno sviluppando.
Così a Belfiore (Pramaggiore) una tappa al Ristorante Pizzeria Filippi ha consolidato antiche frequentazioni e riconosciuto l’impegno di una famiglia impegnata nell’arte della buona accoglienza fin dal 1936.
L’antica osteria sorgeva dall’altra parte della strada ed era per davvero un luogo di incontro,un punto di riferimento per la gente del posto e per i viaggiatori.
“In fondo, non esiste una buona cucina o una cattiva...quello che esiste e importa davvero è quello che più ci piace. Quello che ci accomuna tutti, oltre alla necessità di nutrirci per vivere, è il piacere di gustare un buon cibo, meglio se in compagnia.
La convivialità del pasto è un piacere universale: quando si pranza o si cena insieme alle persone care anche il cibo più semplice diventa speciale. Attraverso la cucina si può esprimere creatività, buon gusto e il piacere di condividere quello che si ama fare con gli altri. Raramente un vero cuoco cucina solo per se! Parole sante.
Sia che si tratti di cucina di carne o di cucina di pesce. Poi la pizza.
“Il segreto della pizza è l’acqua. Il segreto della pizza è il pomodoro. Il segreto della pizza è la farina. Il segreto della pizza è l’impasto. Il segreto della pizza è il forno a legna. Il segreto della pizza è un segreto.” Non resta che provarla!
Per tutti questi buoni motivi i giornalisti e i comunicatori di Borghi d’Europa hanno invitato il ristorante pizzeria Filippi 1936 a partecipare alle iniziative del progetto europeo.
E il perché non è un segreto!
La costruzione e la comunicazione de Le Vie del Gusto è uno dei principali itinerari che i giornalisti e i comunicatori di Borghi d’Europa stanno sviluppando.
Così a Belfiore (Pramaggiore) una tappa al Ristorante Pizzeria Filippi ha consolidato antiche frequentazioni e riconosciuto l’impegno di una famiglia impegnata nell’arte della buona accoglienza fin dal 1936.
L’antica osteria sorgeva dall’altra parte della strada ed era per davvero un luogo di incontro,un punto di riferimento per la gente del posto e per i viaggiatori.
“In fondo, non esiste una buona cucina o una cattiva...quello che esiste e importa davvero è quello che più ci piace. Quello che ci accomuna tutti, oltre alla necessità di nutrirci per vivere, è il piacere di gustare un buon cibo, meglio se in compagnia.
La convivialità del pasto è un piacere universale: quando si pranza o si cena insieme alle persone care anche il cibo più semplice diventa speciale. Attraverso la cucina si può esprimere creatività, buon gusto e il piacere di condividere quello che si ama fare con gli altri. Raramente un vero cuoco cucina solo per se! Parole sante.
Sia che si tratti di cucina di carne o di cucina di pesce. Poi la pizza.
“Il segreto della pizza è l’acqua. Il segreto della pizza è il pomodoro. Il segreto della pizza è la farina. Il segreto della pizza è l’impasto. Il segreto della pizza è il forno a legna. Il segreto della pizza è un segreto.” Non resta che provarla!
Per tutti questi buoni motivi i giornalisti e i comunicatori di Borghi d’Europa hanno invitato il ristorante pizzeria Filippi 1936 a partecipare alle iniziative del progetto europeo.
E il perché non è un segreto!