Il Sudan ha cancellato la pena di morte dall’articolo 148 del Codice Penale per le persone accusate del reato di sodomia. La storica decisione è stata presa dal Consiglio Sovrano dello Stato nordafricano lasciando però in vigore la pena carceraria di 7 anni per i gay.

Oltre a tale decisione, il Consiglio Sovrano ha vietato anche la terribile pratica delle mutilazioni genitali femminili, i cui casi accertati si sono registrati non solo nei Paesi africani e asiatici, ma anche in Europa, Canada, Australia e Stati Uniti d’America, tra le comunità d’immigrati provenienti dall’Africa e Asia.

Ma non solo. L'attuale governo, definibile come un miscuglio inquieto di quelle forze che hanno contribuito ad organizzare il colpo di Stato che ha tolto il potere a Omar al-Bashir in seguito alle massicce proteste di strada dello scorso anno, è intervenuto anche su altre leggi a dir poco controverse.

Così, dopo oltre 30 anni di dominio islamista, il Sudan adesso permette ai non musulmani di bere alcolici, ha abolito la legge sull'apostasia, la fustigazione pubblica e adesso consente alle donne di poter andare in giro con i propri figli senza più bisogno del permesso di un parente maschio.