Giorgia Meloni, la patriota che fa guerra alla Patria
«I risultati dei provvedimenti che il Governo ha preso nei mesi scorsi sono sotto gli occhi di tutti: green pass, super green pass e obblighi vaccinali (imposti senza nemmeno prendersi le responsabilità) non sono serviti in nessun modo a fermare i contagi, che in questi giorni hanno toccato cifre record mai viste prima.L'Esecutivo, il Cts e la stampa hanno bombardato per mesi gli italiani con la bugia che gli strumenti liberticidi erano necessari ad "avere la garanzia di ritrovarsi tra persone non contagiose". Adesso, invece di fare mea culpa e chiedere scusa agli italiani, perseverano sulla strada della repressione delle libertà con l'estensione illogica del green pass rafforzato, scegliendo di colpire le solite categorie odiate dalla sinistra: ristoratori, albergatori, palestre e piscine.Invece di rassicurare la popolazione sull'impatto decisamente più blando di Omicron, anche grazie ai vaccini, si continua ad alimentare il clima di terrore dell'emergenza perenne. Che è l'unico collante che può tenere insieme questo guazzabuglio di maggioranza».
Questa la dichiarazione odierna di Giorgia Meloni. Una dichiarazione, naturalmente, sconclusionata e propagandistica, ma perfettamente in linea con il personaggio.
Il green pass è uno strumento che è servito a promuovere le vaccinazioni tra i timorosi e i pazzi (categorie ben distinte) che non volevano e non vogliono vaccinarsi. La leva del green pass è servita, ma non del tutto, come dimostrano le statistiche tra vaccinati e non.
Per questo la Meloni evita accuratamente di citare le evidenze relative all'incidenza nelle diagnosi di Covid tra persone vaccinate e non vaccinate, e ancor di più quelle relative - tra le due categorie - ai ricoveri in terapia intensiva.
L'affermazione che "l'Esecutivo, il Cts e la stampa hanno bombardato per mesi gli italiani con la bugia che gli strumenti liberticidi erano necessari ad avere la garanzia di ritrovarsi tra persone non contagiose" è una frottola che la Meloni si è inventata a supporto della sua propaganda (salvo una dichiarazione di Draghi in tal senso durante una conferenza stampa!).
Ma come sempre, la Meloni si dimentica di ricordarci quale doveva essere invece la ricetta per evitare il contagio... se è così brava, perché non lo dice?
La seguente frase, "invece di rassicurare la popolazione sull'impatto decisamente più blando di Omicron, anche grazie ai vaccini, si continua ad alimentare il clima di terrore dell'emergenza perenne. Che è l'unico collante che può tenere insieme questo guazzabuglio di maggioranza", seppur indicando correttamente che i vaccini sono in questo momento lo strumento migliore per sconfiggere la pandemia, non contiene alcuna indicazione su come indurre la gente a vaccinarsi, ma per la Meloni è una quisquilia.
Inoltre, sia lei che i suoi sostenitori stanno promuovendo l'idea che più logico sarebbe stato ricorrere solo all'uso dei tamponi rispetto al green pass. Ma è così?
"La corsa ai tamponi senza regole presenta diversi effetti collaterali: innanzitutto, sovraccarica il sistema di testing dei tamponi molecolari, impedendo di testare con tempistiche adeguate chi ne ha realmente bisogno perché sintomatico o contatto di soggetto a rischio; in secondo luogo, il ricorso sregolato ai tamponi rapidi da parte di soggetti asintomatici contribuisce ad alimentare false sicurezze, vista la probabilità del 30-50% di falsi negativi; ancora, l’aumento della domanda favorisce la speculazione e l’espansione del “mercato nero” con aumento dei costi e offerta di pericolose soluzioni low cost; infine, indipendentemente dalla revisione della durata della quarantena, l’emersione di un numero così elevato di casi rischia di paralizzare il Paese con un lockdown di fatto, alimentando peraltro una narrativa distorta dominata dagli altisonanti dati dei contagi e non dal loro reale impatto su ricoveri". (Fonte Gimbe)
E a creare problemi, oggi, (anche a ristoratori, albergatori, palestre e piscine che a suo dire sarebbero categorie odiate dalla sinistra) sono proprio i non vaccinati che protestano contro il green pass e a cui la Meloni ha strizzato l'occhio per mesi.
Il governo, comunque, inizia a mostrare sempre più segnali di cedimento, con provvedimenti caotici come l'ultimo decreto legge su quarantene, green pass e mascherine, licenziati più per soddisfare le esigenze politiche di forze tra loro inconciliabili che la lotta alla pandemia.
Ma se la lotta al coronavirus viene descritta come una guerra, in una guerra i politici prima sconfiggono il nemico, lavorando assieme, dopo - vinta la guerra - riprendono a sconfiggersi l'un l'altro. In Italia, però, non lo sanno o non lo hanno capito... a partire dalla Meloni. Ma Giorgia Meloni non dice di essere una patriota?