All'Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo (CN) l'anteprima italiana del documentario italiano presentato al 31° FIPA di Biarritz.
In Senegal un milione e mezzo di persone vive di pesca, negli ultimi dieci anni la quantità di pesce è diminuita dell’ 80% a causa dello sfruttamento dei mari e ogni giorno si lotta per una vita migliore, lontano dal proprio paese. Di chi è la colpa?
Dopo la presentazione internazionale al 31° FIPA di Biarritz in Francia, sarà il Migranti Film Festival di Pollenzo (CN), con una giuria d'eccezione composta da Stefania Barzini, Giuseppe Cederna, Carlo Freccero, Enrico Magrelli, Angelo Orlando, Francesca Paci, Valentina Parasecolo, Will Peyote a presentare l'anteprima italiana di Mareyeurs, documentario di Matteo Raffaelli prodotto da Ocean Film di Francesco Congiu in collaborazione con HF4 e selezionato su 3121 film provenienti da 117 paesi.
Il festival cinematografico - diretto da Dario Leone e organizzato dall'Università di Scienze Gastronomiche, in collaborazione con Slow Food, la Città di Bra, l'associazione ASBARL, e facente parte del progetto MigrArti del MIBACT -ospiterà la proiezione del documentario il 2 giugno 2018 alle ore 17 presso l'Università di Pollenzo, con un incontro d'apertura in cui interverrà, insieme a Matteo Raffaelli, Cinzia Scaffidi, giornalista, docente e membro del comitato esecutivo di Slow Food, per parlare dei temi portati in primo piano dal regista versiliese: etica del consumo e politica globale, commercio massivo e consumo incontrollato, filiera produttiva africana ed Europa dei migranti.
Mareyeurs è un racconto attento e minuzioso di come lo stravolgimento di una filiera produttiva locale possa andare a intaccare la vita quotidiana di tutti, su scala mondiale. Ibrahima è un giovane mareyeur, intermediario tra pescatori e dirigenti delle aziende di pesca locali. Preoccupato dalla scarsità del pesce in Senegal e dalla costante diminuzione del suo reddito, matura in lui l’idea di emigrare in Europa. Troverà sul suo cammino delle persone che cercheranno di dissuaderlo e questo lo porterà a mettere in dubbio il suo progetto. Insieme alla figura di Ibrahima, ad animare e restituire al pubblico il quadro complesso di un’Africa raramente protagonista di documentari come Mareyeurs, è una costellazione di personaggi unici e reali come Mame Fotou Kaire impreditrice a capo del sistema matriarcale del commercio del pesce nella città di Saint Luis.
Dalla lotta del singolo, alla messa in crisi del sistema vitale e produttivo di un paese, dall’iper consumo del pesce, al lavoro delle donne africane, Mareyeurs è la storia, vera, di un giovane che sogna l’Europa; la storia di un sistema di commercio globalizzato che sfrutta i mari africani; la dimostrazione di quali potrebbero essere le conseguenze, in un immediato futuro, se il pesce dovesse esaurirsi in Senegal e la popolazione non potesse più considerarlo una risorsa basilare.
Originale e dal grande impatto emotivo, Mareyeurs verrà presentato in anteprima italiana al Migranti Film Festival, che dal 1 al 4 giugno 2018 tornerà ad animare gli spazi dell'Università di Pollenzo, con proiezioni ma anche workshop su cibi e bevande dal mondo, quattro cucine di comunità migranti, spettacoli teatrali, animazioni per bambini e ragazzi, mostre interattive e molto altro.
Il Migranti Film Festival si svolge in collaborazione con il Festival di Seattle (SIFF), il Festival dei Diritti Umani e Ambiente di Buenos Aires (Finca), il Greenwich International Film Festival di New York e il Sudestival di Monopoli.
Tra le partnership UNHCR e Medici Senza Frontiere.
Di seguito il programma del festival:
https://www.unisg.it/ricerca-unisg/cinema/migranti-film-festival/edizione-2018/programma/