Di seguito le dichiarazioni del ministro della Salute, Orazio Schillaci, rilasciate martedì nella puntata di Zona Bianca, su Retequattro.

"Io, e tutto il Governo di cui ho l'onore e il privilegio di far parte, non ho mai messo in discussione l'importanza dei vaccini per la battaglia contro Covid-19. Anche oggi sosteniamo pienamente la vaccinazione per le persone anziane, per i fragili e per i più deboli, contro l'influenza e anche la quarta dose anti-Covid".

E sulla legittimità dell'obbligo vaccinale sancita la consulta il ministro ha dichiarato: "Le sentenze vanno sempre accettate e rispettate. Oggi siamo in una fase della pandemia diversa e quindi ci appelliamo soprattutto al senso di responsabilità dei cittadini e ci appelliamo soprattutto alle persone più fragili: proprio come per la vaccinazione contro l'influenza, loro vanno protetti e questo credo che oggi vada affrontato con uno spirito di reale responsabilizzazione".

Sì anche alle mascherine negli ospedali e nelle Rsa: "Uno dei primi provvedimenti che ho adottato – ha detto Schillaci - è stato quello di prorogare l'uso delle mascherine nelle strutture sanitarie e nelle Rsa per la tutela soprattutto degli anziani e dei soggetti più vulnerabili. Credo che continueremo con questo tipo di raccomandazione. Quindi portare la mascherina in determinate circostanze è un atto di rispetto verso di loro". 

E sui tamponi: "Credo che questo dipenda molto ovviamente dall'organizzazione dei pronto soccorso e dalla sintomatologia che il paziente presenta. In questo momento forse lasciarli per chi arriva in pronto soccorso può essere una tutela, però su questo stiamo lavorando".

Ma la spesa sui vaccini va razionalizzata: "Credo che dobbiamo razionalizzare la spesa sui vaccini Covid in un duplice modo: cercare di rinegoziare quello che era il costo dei vaccini e far sì che i vaccini che sono già stati acquistati possano essere forniti in un lasso di tempo più lungo, anche di 4 anni. Dobbiamo far sì che ci sia proprio una razionalizzazione nell'acquisto, in modo tale che i vaccini possano essere sufficienti, a nostro giudizio, per un lasso di tempo che va almeno per i prossimi 4 anni. Per far sì che utilizziamo tutte le dosi che acquistiamo e che non ci siano sprechi in un momento complesso dal punto di vista economico come questo".

Sulla fuga degli operatori dai pronto soccorso:"Bisogna far sì che il pronto soccorso sia più attrattivo. Questo vuol dire dare una maggiore sicurezza agli operatori in termini di lavoro e in termini di organizzazione. E poi ovviamente non va trascurato anche un miglioramento delle condizioni economiche. Ricordo che i medici e gli operatori sanitari in genere in Italia sono oggi pagati molto di meno di quello che avviene in Europa e per alcune specializzazioni credo che in questo momento di difficoltà ci voglia una maggiore attenzione, senza dimenticare gli altri".

Una carenza, quella dei medici, che è però generalizzata:"Purtroppo, è il frutto di una programmazione negli accessi alle Facoltà di Medicina che è stata sbagliata negli ultimi 10 anni. Paghiamo oggi gli errori del passato e dobbiamo programmare meglio in base a quelle che sono le reali esigenze. Io credo che in questa fase emergenziale potrebbe essere anche molto utile far sì che i medici rimangano in servizio per altri 2 anni rispetto a quello che oggi è il limite dell'età pensionabile.Bisogna programmare bene soprattutto l'accesso alle specializzazioni, dove c'è più bisogno di avere personale. Oltre a questo bisogna far sì che il sistema sanitario nazionale riconquisti la sua attrattività, soprattutto in alcune specializzazioni che sono complesse e difficili - penso all'emergenza urgenza, all'anestesia - non solo con un incentivo economico che credo meritino tutti gli operatori del sistema sanitario nazionale, ma soprattutto con una migliore organizzazione per far sì che ci si senta veramente parte di un sistema che funziona e che dà un servizio unico a tutti i cittadini".