All'interno dei 5 Stelle alcuni digeriscono a fatica la possibilità di un accordo con il Partito Democratico.


Ecco cosa scriveva ieri Gianluigi Paragone sul suo profilo Facebook:

"Più sento parlare quelli del Pd e più avverto quel solito senso di spocchia e di superiorità che mal sopporto... Sanno sempre tutto loro: ora dovete cambiare, dovete fare quello che vi diciamo noi e vedrete che alla fine entrerete nel club dei buoni, dei bravi...Quindi quando dicevamo che avevano creato povertà e distrutto il ceto medio scherzavamo? Io no, sia chiaro".


Queste, invece, le parole di Alessandro Di Battista, il classico rautiano, perfetto esempio di fascista di sinistra:

"Il Movimento 5 Stelle ha oggi un potere contrattuale immenso. Tutti ci cercano. Un potere del genere è essenziale sfruttarlo nell’esclusivo interesse dei cittadini. Il mio pensiero è questo, è la prima volta che scrivo da giorni e ciò che penso nulla ha a che vedere con le ricostruzioni di giornalisti sempre più confusi.Io sono convito che andando al voto adesso, presentandoci compatti e facendo una grande campagna elettorale, prenderemmo valanghe di consensi. Perché Salvini è molto più debole di quanto appaia e perché se si andasse al voto il PD ci arriverebbe spaccato in 2,3 o 4 pezzi.Ciononostante, e lo dico da cittadino, non vorrei mai che la prossima legge di bilancio la scrivesse l’Unione Europea e tale rischio è altissimo votando a fine ottobre. E ancor di più pretendo due cose: 1. il taglio dei parlamentari 2. la revoca delle concessioni autostradali ai Benetton. Sono convinto che questi due obiettivi si possano raggiungere in questa legislatura, nella prossima sarebbe molto più difficile.Ho visto nuove aperture della Lega al Movimento e mi sembra una buona cosa. Soprattutto perché non mi dispiacerebbe un Presidente del Consiglio del Movimento 5 Stelle. Ho visto inoltre porte spalancate da parte del PD. Zingaretti fa la parte di chi pone veti e condizioni ma in realtà ha il terrore che Renzi spacchi il PD.Ripeto, tutti ci cercano. Alziamo enormemente la posta sulle nostre idee e soluzioni per il Paese. Via 345 parlamentari e via i Benetton dalle nostre autostrade. Chi ci sta? La vaghezza lasciamola ai professionisti del nulla assoluto. Il Movimento, proprio come ha fatto ieri Luigi, bada al sodo".


Parole che mostrano un grado di allucinazione che dovrebbe preoccupare e non poco chi ha a cuore la salute mentale di Di Battista. Infatti, qui si va ben al di là della propaganda, sconfinando ampiamente nel ridicolo.

Una forza politica, quella dei grillini, che si è auto disintegrata per supportare la propaganda di un avversario (la Lega) facendogli fare il bello e il cattivo tempo, secondo lui, presentandosi alle elezioni prenderebbe valanghe di consensi!

Ma Di Battista è o ci fa?

Non solo. Di Battista pretende... uno che ha disatteso le promesse fatte agli abitanti di Taranto sull'Ilva, ai No Muos della Sicilia, ai No Tap pugliesi, ai No Tav della Val di Susa ed ha tentato di fare un'alleanza politica con gli spaccatutto gilet gialli pretende il taglio dei parlamentari e la revoca delle concessioni autostradali ai Benetton come condizione di un accordo di governo! 

E non è finita qua.

Addirittura pensa di poter rifare un accordo di governo con la Lega per avere Di Maio presidente del Consiglio.

Tutti ci cercano, conclude Di Battista... ma senza rendersi conto che se il movimento vuol sopravvivere l'unica possibilità che ha è quella di trovare un accordo con il Pd nella speranza di un esecutivo che possa far rinsavire gli italiani e risvegliarli dalle politiche sovraniste della Lega. 

Esiste qualche anima pia in grado di farlo comprendere a Di Battista?