Dalla proposta del programma di tutela e uso delle acque, emerge che gli Ato, gli ambiti territoriali ottimali, hanno finalmente avviato una importante stagione di ammodernamento e adeguamento del patrimonio infrastrutturale del servizio idrico integrato che avrà un impatto verificabile nei diversi sottobacini fluviali per la fine di questo ciclo di pianificazione. Ma nonostante il forte impegno agli investimenti previsto nel quadriennio 2016/19 da parte degli enti di governo d’ambito, per un valore totale di più di un miliardo e mezzo di euro, che porta a consolidare il trend a cui il settore ha dato vita nel biennio trascorso – per il settore acquedotto sono previsti, infatti, investimenti per un valore complessivo di 565 milioni di euro, mentre per le reti e gli impianti di depurazione il valore degli investimenti per i quattro anni ammonta a circa 990 milioni di euro –, risulta evidente la necessità di una ulteriore accelerazione nella realizzazione degli interventi e nell'attivazione di nuove e ulteriori forme di finanziamento per il settore per superare le situazioni di non conformità.
L’atto impegna, tra l’altro, la Giunta “a proseguire nell'azione di supporto agli Uffici d’Ambito affinché pervengano al più presto al completamento della revisione o approvazione dei Piani d’Ambito, in tutte le loro componenti, quale condizione imprescindibile per il più efficace governo del servizio idrico integrato; implementino l’attività di controllo in merito alle autorizzazioni rilasciate per lo scarico di acque reflue industriali in fognatura; accelerino lo stato di avanzamento e conclusione degli interventi programmati e cofinanziati attraverso l’Accordo di Programma quadro del 2002; accertino e verifichino eventuali criticità che permangono in quei 371 Comuni che ancora gestiscono il Servizio idrico integrato in economia. Vanno poi approfonditi lo stato di avanzamento degli interventi negli agglomerati oggetto delle procedure dell’infrazione comunitaria. E al fine di non incorrere in sanzioni pecuniarie, serve accelerare il percorso intrapreso con Finlombarda per favorire un incremento dell’accesso al credito.