Sabato mattina la nave Alan Kurdi, della Ong Sea Eye, si trova nelle acque internazionali al largo dell'isola di Lampedusa con a bordo 65 naufraghi, in gran parte minori, recuperati ieri al largo delle coste libiche.
La Guardia di Finanza è salita a bordo per consegnare il cosiddetto "decreto Salvini", per informare l'equipaggio che al porto di Lampedusa, così come in altri porti italiani, non è consentito l'attracco.
In Germania, fanno però sapere dalla Ong tedesca, che già fin d'ora più di 70 città sono disposte ad accogliere le persone a bordo della Alan Kurdi.
È iniziata l'attesa per un porto sicuro.
Aggiornamento, ore 18:00.
Questa la dichiarazione da parte della Ong Sea Eye: "Non sappiamo ancora quando e in quale porto sicuro potranno trovare rifugio le 65 persone salvate che si trovano a bordo della Alan Kurdi . Tra le altre cose, oggi ci sono state dimostrazioni in quasi 100 città...
Noch immer wissen wir nicht, wann und in welchem sicheren Hafen die 65 Geretteten von Bord der #AlanKurdi gehen können.
— sea-eye (@seaeyeorg) July 6, 2019
Unter anderem dafür gab es heute in fast 100 Städten Demonstrationen.
Danke an die über 30.000 der @_seebruecke_ für eure Solidarität! #sb0607 #RechtAufFlucht pic.twitter.com/rF9P5actwo