Lorenzo Zucchi, ci guida attraverso i suoi libri del passato alla scoperta di emozioni letterarie.


Cosa rappresenta per te la trilogia delle bandiere? Quali emozioni o significati ti evoca?

La Trilogia delle bandiere rappresenta il mio punto di partenza, l’essere arrivato nel mondo dell’editoria. Significa tanto in termini di ricordi visto che in 155 racconti è narrata molta della mia esperienza come viaggiatore indipendente per i paesi della Terra (da cui il riferimento alle bandiere). Ogni tanto riprendo in mano uno dei tre volumi e torno a rivivere luoghi, colori, profumi e sensazioni uniche. Il terzo volume, ‘Giochi senza bandiere’, è un tomo che mi sento di consigliare alla nicchia che ama sia i racconti che i viaggi.


Quel che resta della memoria" è un libro che sottolinea il valore del ricordo e la visione del futuro. Tu vivi pienamente nel presente o sei spesso attraversato da flash emotivi del passato? E in che modo questo influisce sulla tua scrittura?

Per dire la verità vivo perennemente nel futuro. Scrivo libri che andranno in coda ad altri già previsti per la pubblicazione e penso subito a quello che dovrò fare dopo. Ovviamente anche io non sono del tutto immune alla nostalgia del passato e flashback di episodi random entrano in maniera sistematica nella mia narrazione. Il presente è una grande contraddizione: da un lato è una prigione a cui non si può sfuggire, ma poi finisce che viviamo in ogni momento passato o futuro e mai in quello che sta scorrendo. ‘Quel che resta della memoria’ lascia il ricordo di una vita passata con tutto quello che ne consegue: amori, difficoltà, malattia, felicità.


"La stagione dei grandi amori" racconta di passioni giovanili. Secondo te, l’intensità dell’amore e della passione è un privilegio della giovinezza o può restare viva anche in età adulta?

La giovinezza anagrafica non coincide sempre con la giovinezza dell’anima, anche andando al di là degli stereotipi dell’anziano ragazzino o del giovane spento. E l’amore è qualcosa per il quale non tutti sono pronti, nonostante le centinaia di libri che escono ogni settimana sull’argomento. Per me le passioni legate ai sentimenti restano un tema centrale di sviluppo delle trame, nonostante la mia età non sia più quella delle farfalle nello stomaco. ‘La stagione dei grandi amori’ rimane un esperimento: scritto a quattro mani, con una coralità di personaggi incredibile, a oggi il mio unico libro pubblicato in self ‘puro’, nonché l’unico disponibile in versione ebook.