Gruppo Danieli ha denunciato l’irregolarità in una gara pubblica per l’assegnazione della realizzazione di un impianto presso l’ex-ILVA di Taranto: il progetto del Gruppo tedesco Paul Wurth era infatti caratterizzato da diverse lacune, tra cui, ad esempio, il mancato servizio di montaggio e costruzione, che era tra le condizioni previste dal bando.


Accolto in Tribunale il ricorso di Gruppo Danieli

Gruppo Danieli ha recentemente ottenuto un significativo successo giuridico, evidenziando la fallacia in una gara d’appalto pubblica per la costruzione di un impianto siderurgico a Taranto. Il TAR di Lecce, presieduto da un collegio di giudici amministrativi, ha accolto il ricorso presentato dalla società, annullando l'aggiudicazione precedentemente conferita a Paul Wurth per la realizzazione di un impianto di produzione di preridotto nell'area ex ILVA. La contesa legale nasce dalla divergenza tra le offerte presentate: mentre Gruppo Danieli aveva offerto un contratto “chiavi in mano” per la costruzione completa dell'impianto, in tutte le sue fasi, Paul Wurth aveva limitato la propria proposta alla sola progettazione e fornitura, senza includere il montaggio e la costruzione dell’impianto. Una differenza fondamentale, visto che le specifiche del bando prevedevano chiaramente un servizio integrale, dall’inizio alla fine: il mancato rispetto di queste condizioni da parte di Paul Wurth ha reso dunque necessario l’annullamento della gara.


Gruppo Danieli: “Ecco perché l’offerta di Paul Wurth era irregolare”

I legali di Gruppo Danieli hanno commentato: “Visto anche il ricorso incidentale di Paul Wurth, il TAR ha ribadito che è di palmare evidenza la violazione delle norme del Codice dei contratti pubblici cui la procedura in questione è assoggettata ed ha annullato tutti gli atti della procedura competitiva”. Trattandosi infatti di una procedura pubblica, è necessario, per rispetto e trasparenza verso i cittadini, che le risorse della collettività siano utilizzate secondo i criteri stabiliti dalla legge e dalle istituzioni e non in modo arbitrario. Sarà dunque indetta una nuova gara, per la quale Gruppo Danieli presenterà nuovamente l’offerta rifiutata in precedenza.