La portavoce di Sea Watch, Giorgia Linardi, ha pubblicato una nota a commento della "caduta di Salvini" e sulle attese per il nuovo Governo, riassumibile nei seguenti punti:

Basta pressioni per l'esecuzione di ordini e leggi ingiuste.
Autorità e ONG tornino a collaborare.
Il governo promuova e non schiacci l'Italia che soccorre.

"Non viviamo il cambio di governo come una vittoria ma come un primo, imprescindibile, passo in avanti. Non c'è vittoria finché, mentre commentiamo i cambi di reggenze, le persone continuano a morire annegate davanti ai nostri ombrelloni o vessate in Libia".

Con queste parole la Linardi introduce il suo comunicato, in cui, prima di ogni altra cosa, auspica un "governo con cui si possa tornare a ragionare, aperto al dialogo e a soluzioni durevoli e sostenibili, orientato a un futuro di integrazione e valorizzazione della diversità..." in pratica, "un Governo che difenda e valorizzi i principi della Costituzione".

E per dimostrare tutto ciò, c'è bisogno di fatti concreti che si manifestino nel fermare i "bracci di ferro politici sulla pelle dei migranti, di vedere cessare l'accanimento sulle Ong, di porre fini ai continui abusi d'ufficio"... oltre all'abrogazione del decreto Sicurezza, annullandone con effetto immediato sanzioni e sequestri.

Per la Linardi, "è necessario che militari e società civile tornino a collaborare per il comune interesse della salvaguardia della vita umana in mare, nella speranza che una migliore gestione del fenomeno migratorio a livello europeo possa riflettersi nel graduale annullamento delle partenze, attraverso la creazione di migliori condizioni nei Paesi d'origine e di transito e di vie legali e sicure per la migrazione".

"Non viviamo il cambio di governo - conclude Giorgia Linardi - come una vittoria, ma come un primo, imprescindibile, passo in avanti". ... "Ci aspettiamo un governo che tralasci la tastiera per mettersi, finalmente e per davvero, a lavorare, insieme alla società civile".