L'Europa, nel senso di Commissione europea, ufficialmente non si occupa della crisi in Spagna tra il governo di Madrid e la Catalogna, classificata come questione interna di quel Paese. Ma non è proprio così, perché ad interessarsi della crisi è Angela Merkel che dell'Europa, seppur non ufficialmente, ne è oggettivamente il capo indiscusso. Quindi, se la Merkel si occupa di Spagna, allora vuol dire che anche l'Europa si interessa di quel che accade e, soprattutto, accadrà martedì a Barcellona.

Oltre ad aver parlato con il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker, sabato - come ha fatto sapere questo lunedì un suo portavoce - Angela Merkel ha parlato anche con Mariano Rajoy.

Al primo ministro spagnolo, la Merkel ha dato il proprio sostegno, facendo il tifo per l'unità della Spagna, "ma" con lui ha anche discusso le possibili vie per rafforzare un dialogo interno, naturalmente sempre nei limiti consentiti dal dettato della Costituzione spagnola.

Quindi, per l'Europa, ufficialmente, l'indipendenza catalana sarà pure una questione interna della Spagna, ma la preoccupazione che la situazione possa degenerare non piace per nulla a Berlino e di riflesso a Bruxelles per le possibili ripercussioni ed emulazioni che potrebbe avere, esacerbando così altri conflitti regionali.

Non è escluso, pertanto, che già in queste ore siano in corso colloqui tra Madrid e Barcellona che ufficialmente vengono negati. È difficile che Rajoy possa dire alla Merkel di non aver almeno fatto un tentativo in tal senso.

Inoltre, la cancelliera tedesca, mercoledì avrà in Germania dei colloqui informali con il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk... e dovremmo credere che i due non parleranno di cosa accade in Spagna?

Al di là di conoscere come andrà a finire, di certo possiamo dire che l'indipendenza della Catalogna è adesso anche un problema per l'Europa.