"Cari fratelli e sorelle, un bambino è nato per noi, ci è stato dato un figlio: è il Principe della pace. Accogliamolo!"

Così, Papa Francesco ha concluso il messaggio natalizio rivolto ai fedeli, messaggio incentrato proprio sul desiderio di pace che oggi riguarda molte aree nel mondo: Siria, Terra Santa, Iraq, Ucraina, Libia, Yemen, Nigeria, Sud Sudan, Repubblica Democratica del Congo, Colombia, Venezuela, Myanmar.

Invocazione alla pace espressa dal Papa anche per le persone colpite da atti di terrorismo e quelle che hanno seminato paura e morte. "Pace agli emarginati, ai profughi, ai migranti e ai rifugiati.  Pace a chi patisce le conseguenze dei terremoti o di altre catastrofi naturali."

"E pace ai bambini, in questo giorno speciale in cui Dio si fa bambino, soprattutto a quelli privati delle gioie dell’infanzia a causa della fame, delle guerre e dell’egoismo degli adulti."

Un elenco di problemi, quelli ricordati da Francesco, che porta con sé un mare di difficoltà e di angoscia per chi li ha vissuti ed è costretto a viverli ancora oggi. Ed ogni giorno ce ne dimentichiamo!

Che le parole del Papa possano farci riflettere, e non solo a Natale.