La scorsa notte, droni Russi hanno attaccato le infrastrutture che producono e distribuisco l'energia nell'oblast di Odessa, provocando un blackout in buona parte della regione e lasciando senza elettricità la maggior parte dei suoi residenti.
Come ricorda anche quest'oggi l'agenzia Ria Novosti, Putin, in una cerimonia in cui ha consegnato medaglie ai propri soldati, ha detto che Mosca stava colpendo le infrastrutture energetiche dell'Ucraina in risposta all'attacco al ponte di Crimea, in cui è stata anche interrotto una linea elettrica proveniente dalla centrale nucleare di Kursk, causando lo stop alle forniture idriche nella Repubblica del Donetsk.
A seguito di ciò, le forze armate russe hanno iniziato a lanciare attacchi missilistici contro le infrastrutture dell'Ucraina a partire dal 10 ottobre. Il 15 novembre il primo ministro ucraino Denys Shmyhal dichiarava che quasi la metà del sistema energetico del paese era stato messo fuori uso. Ad oggi, per questo tipo di attacchi la Russia avrebbe inviato in territorio ucraino oltre mille tra missili e droni.
Sempre la Ria Novosti, riporta anche che il segretario del Consiglio nazionale per la sicurezza e la difesa dell'Ucraina, Oleksiy Danilov, in una intervista televisiva ha dichiarato che Kiev, in caso di ulteriori attacchi contro il territorio ucraino, è pronta a colpire il territorio russo:
"Saremo capaci di tutto. Pertanto, se qualcosa riguarda i nostri interessi, allora non chiederemo a nessuno dove dovremmo colpire il nemico. Perché il nemico si trova subito al di là del limite dei nostri confini... fino a Vladivostok".
In risposta, la Russia ha lanciato un attacco missilistico sull'oblast di Sumy danneggiando almeno un ventina di abitazioni... oltre a continuare a bombardare il territorio dell'oblast di Kherson, oltre la sponda nord del Dnipro, mietendo nuove vittime tra i civili.
Continuano, intanto, aspri i combattimenti nel nord est dove i russi hanno concentrato le proprie forze per cercare in ogni modo di conquistare l'intero Donbass, ma finora sena riuscirci.
E dal 24 febbraio, data dell'inizio dell'invasione, in Ucraina la Russia ha perso 93.760 soldati, 2.940 carri armati, 5.917 veicoli corazzati da combattimento, 4.535 veicoli e serbatoi di carburante, 1.927 sistemi di artiglieria, 397 sistemi di razzi a lancio multiplo, 211 sistemi di difesa aerea, 281 aeroplani, 264 elicotteri, 1.603 droni e 16 imbarcazioni.