Nei giorni scorsi, l’amministrazione Biden ormai uscente dalla Casa Bianca ha autorizzato l’invio di personale privato, i famosi contractor, per eseguire riparazioni manutenzione agli armamenti inviati all’Ucraina, tra cui gli F16 e le batterie missilistiche Patriot, snellendo così le procedure di riparazione.
Prima di questa decisione, i sistemi danneggiati e i controlli post-volo, dovevano essere eseguiti in Polonia o in Romania, con alti costi e tempi di attesa.
Sempre nel conflitto russo-ucraino, secondo diversi analisti e intelligente occidentali un ingente contingente nord coreano, è stato inviato al fronte, nella regione di Kursk, subendo ingenti perdite, secondo una fonte del NYT.
Si presume che i soldati di Kim Jon Un, possano arrivare fino a 15.000 unità, portando così Pyongyang a una parte attiva nel conflitto, non solo fornendo materiale bellico, come proiettili e pezzi di artiglieria.
L’addestramento sarà fatto dai russi, una volta terminato, i militari nord coreani saranno impiegati al fronte nell’est e sud est russo, dei territori lunghi 1,500 km. Sono in totale cinque unità, composte di 3.000 elementi, così da sopperire alle perdite russe che sembrano non riuscire ad avvicendare, logorando l’esercito di Kiev.