In una spiazzo non stracolmo come in altre occasioni, a Pontida Matteo Salvini ha siglato un patto con i propri elettori, anzi "un impegno che rimanga agli atti. L’impegno dei ministri e dei governatori Lega, tutti uniti, a prendere per mano questo Paese".
Così, dopo aver chiamato sul palco governatori e ministri della Lega, Salvini ha con loro firmato sei "sacri impegni" per cambiare l'Italia: stop alle bollette, autonomia regionale, stop alla Fornero e sì a quota 41, stop agli sbarchi, Flat tax e giustizia giusta.
Invece di entrare nel merito dei sacri impegni salviniani, è più interessante sottolineare un altro passaggio di ciò che Salvini ha detto a Pontida, quello in cui ha promesso di abolire il canone Rai.
"Da qualche anno, per idea di quel genio di Matteo Renzi, sulla bolletta si paga una tassa in più ogni mese, il canone Rai".
Ecco, pertanto, come abolirlo (secondo Salvini):
"Ci siamo andati a studiare come funziona in tanti paesi europei. E siccome in 10 paesi dell'Unione Europea il canone per la televisione pubblica non esiste e non è pagato dai cittadini, come Lega ci prendiamo questo impegno: dall'anno prossimo zero canone in bolletta e la televisione pubblica come in altri paesi fa servizio pubblico campando di pubblicità, profitti e ascolti. ...Io penso che possiamo permetterci di azzerare il canone Rai per aiutare qualche italiano in più. La Rai è un patrimonio di cultura che ci sta a cuore, ma penso che possa anche tirare un po' la cinghia e tagliare un po' di sprechi, e penso che possa andare avanti lo stesso".
Quali siano i Paesi che a dire di Salvini facciano una televisione pubblica senza canone e come quelle tv siano realmente finanziate, questo il segretario della Lega non lo ha spiegato, come non ha spiegato, nel caso, dove e come la Rai dovrebbe tirare la cinghia... ma ci siamo abituati, visto che da alcuni mesi promuove il nucleare pulito, anticipando persino un referendum in merito, dimenticandosi però di dire che tale nucleare non esiste, sia perché di pulito il nucleare tramite fissione ha ben poco, sia perché le prime centrali di prova (quattro!) che utilizzeranno dei nuovi sistemi di raffreddamento rispetto all'attuale non saranno pronte prima del 2030.
In attesa di saperne di più, a Salvini va ricordato anche che le televisioni pubbliche si basano o si dovrebbero basare "solo" sul canone!
Infatti, l'anomalia Rai non è tanto il canone, quanto la pubblicità che raccoglie, che invece dovrebbe lasciare al mercato privato. Le televisioni pubbliche non devono vivere di pubblicità perché dovrebbero avere le risorse per fare prodotti di qualità e non, come purtroppo sta accadendo adesso, delle schifezze tra il grottesco e il goliardico per inseguire la spazzatura di facile ascolto che consente una migliore raccolta pubblicitaria.
Le tv pubbliche, nei paesi dove funzionano con il solo canone, partendo dall'informazione, finiscono così per essere di indirizzo alle tv commerciali che si trovano costrette a rispondere con la qualità alla qualità di chi non ha bisogno di fare per forza audience per sopravvivere.
Ma questo Salvini non lo capisce... eppure è così semplice oltre che evidente! Ma se non comprende temi tanto banali, come può pretendere di chiedere un voto agli italiani per sé e per la Lega promettendo loro di offrire soluzioni intelligenti ai tanti problemi di questo Paese?