La voce e la parola si intrecciano in maniera univoca e indissolubile, come in quadro, nell’opera di Miriam Jaskierowicz Arman, dal titolo “L’urlo dell’anima”, pubblicata nella collana “Le Perle Audiolibri” dell’Aletti editore, in vetrina al Salone Internazionale del Libro di Torino. L’autrice, infatti, sarà presente al più atteso e rinomato evento culturale in programma dal 15 al 19 maggio 2025, negli spazi del Lingotto Fiere.
«Questa silloge - spiega la poetessa israeliana, pedagoga vocale, docente e pittrice con un vasto curriculum artistico - rappresenta l’espressione della mia anima: ogni poesia è una rappresentazione di ciò che accade nella mia vita, dai turbamenti alle gioie. La scelta del titolo è la mia vera essenza». La penna diventa, così, uno strumento per imprimere nero su bianco emozioni e stati d’animo profondi, donando immortalità alla parola illuminata dal suo significato più autentico e musicale. Un mondo in cui fede e pace sono i principi che consentono all’umanità di vivere in maniera serena, dando la possibilità a ciascuno di esprimere la propria natura senza giudizio di colore, nazionalità o religione.
Miriam Jaskierowicz Arman - che ha fondato “L’Accademia per lo sviluppo della Voce, Torah e Kabalah” a Reggio Calabria, dove vive - svolge una continua attività filantropica, in cui il benessere interiore e la pace del mondo rappresentano le priorità assolute. I versi scorrono fluidi senza uno stile preciso e definito, creando un ponte emotivo con il lettore. «Cerco nella parola, nel pensiero, la mia verità dei sentimenti - confessa l’autrice -. Le mie poesie sono vitali e non vanno create con una formula: escono come l’acqua pura dalla roccia, senza limitazioni, senza cercare di piacere a nessuno». Con questo audiolibro, la poetessa compie un viaggio della mente in spazi profondi, dove vi è un’esplosione delle esperienze che hanno formato la sua esistenza, come donna e come artista. I suoi versi sono voci che parlano, spiegano, pregano, implorano, piangono, soffrono, ricordano, si emozionano, respirano. «Al lettore voglio trasmettere il mio cuore, la mia anima, la mia vita, il mio passato, presente e futuro, i miei dolori le mie gioie. Ma anche la mia storia e la storia del mio popolo».
Sarà la stessa autrice a recitare le sue liriche al Salone Internazionale del Libro di Torino. Da buona pedagoga vocale, infatti, Miriam Jaskierowicz Arman è convinta che la voce sia l’essenza del significato, ciò che dona forza e vita alle parole. E si dice onorata di poter partecipare, per la prima volta, alla fiera più importante e attesa dell’editoria. «E’ un’occasione che mi darà la possibilità, in primis, di incontrare il maestro Aletti, verso cui nutro rispetto per quello che fa, con dedizione, per il mondo della poesia in Italia. E perché avrò la possibilità di salire su questo grande palcoscenico della cultura, laddove io mi sento nata, rinata e completamente a casa».