Con una circolare del 23 marzo scorso si apre un nuovo capitolo per la cura dell'epatite C, ma non solo.

Il ministero ha infatti specificato che tra i criteri per i quali è già oggi possibile importare farmaci dall'estero, ponendoli anche anche a carico del SSN, rientra anche il caso di quei pazienti che ne necessitano ma non rientrano nei criteri di eleggibilità al trattamento a carico della sanità pubblica oppure perché lo stesso è troppo costoso.

In questi casi su prescrizione del medico o dell'ospedale si potrà acquistare il farmaco in un altro Paese e magari a un prezzo molto più basso di quello italiano.

Una pratica che potrebbe riguardare anche altre patologie, oltre all'epatite C.