Ieri l'EMA, l'Agenzia europea per il farmaco, aveva fatto sapere che il vaccino anti Covid prodotto da AstraZeneca in collaborazione con l'Università di Oxford molto probabilmente non avrebbe potuto essere approvato entro gennaio del prossimo anno.
Questo, in base a quanto riportato dal vicedirettore esecutivo dell'EMA, Noel Wathion, al quotidiano belga Het Nieuwsblad:
"Da AstraZeneca non è stata presentata ancora una richiesta formale per ottenere un via libera condizionato. Abbiamo bisogno di dati aggiuntivi sull'efficacia del vaccino. Successivamente, l'azienda dovrà presentare una richiesta formale per approvarne la distribuzione".
La scorsa settimana, AstraZeneca aveva dichiarato a Reuters che il suo vaccino anti Covid fosse potenzialmente efficace contro la nuova variante del coronavirus scoperta in Inghilterra, nonostante siano ancora in corso studi per analizzare tutti gli aspetti e le possibili conseguenze della mutazione.
Nel frattempo, però, AstraZeneca aveva presentato un report completo dei dati sull'efficacia del vaccino all'MHRA, l'Agenzia di regolamentazione dei medicinali e dei prodotti sanitari del Regno Unito.
E così, mentre in Europa il vaccino britannico a gennaio non sarà disponibile, oltre Manica è stato approvato questo mercoledì, con le prime dosi che sono previste in consegna già per lunedì 4 gennaio. Il Regno Unito ha ordinato 100 milioni di dosi, sufficienti per vaccinare 50 milioni di persone.
Attualmente, in Gran Bretagna è in distribuzione dai primi di dicembre il vaccino Pfizer-BioNTech. I due vaccini, che richiedono una doppia somministrazione, sono sufficienti a ricoprire tutte le esigenze di vaccinazione dell'intera popolazione del Regno Unito... almeno per una prima protezione dal virus, dato che ancora non si conosce quanto possa durare in un soggetto l'immunità da essi indotta.
Dopo questa notizia, un paio di domande finiscono per essere conseguenti. AstraZeneca, che è un'azienda britannica, potrebbe aver volontariamente ritardato la domanda di approvazione per la distribuzione del vaccino in Europa per favorirne la distribuzione al Regno Unito?
E la Germania potrebbe aver acquistato 30 milioni di dosi del vaccino Comirnaty direttamente da BioNTech, venendo meno al patto di acquisto comune da parte di tutti i Paesi membri dell'Ue, sapendo che AstraZeneca avrebbe ritardato la richiesta di approvazione per l'Europa proprio per avvantaggiare i britannici?
Due interrogativi che qualcuno potrebbe etichettare come complottisti, ma che alla luce dei fatti - e dell'aumento di contagi, in special modo attribuibili alla variante inglese - sembrano invece più che plausibili.