Ancora agli arresti domiciliari, la signora Laura Bovoli, agli onori della cronaca nazionale per essere la mamma di Matteo Renzi, questo giovedì è stata rinviata a giudizio anche dal Tribunale di Cuneo per bancarotta fraudolenta, in seguito ad un suo coinvolgimento nelle operazioni di un'azienda, la Direkta srl, fallita nel maggio 2014 e, anche in questo caso, coinvolta in una vicenda di fatture false.

Direkta srl, il cui amministratore Mirko Provenzano ha già patteggiato per bancarotta, per far quadrare i propri bilanci avrebbe fatto ricorso a fatture per servizi mai resi e a note di credito. Operando nel settore del volantinaggio, Direkta ha avuto rapporti anche con la società Eventi6, amministrata da Laura Bovoli.

Quali sarebbero i fatti contestati, tra gli altri, anche alla mamma di Renzi? Così li riassume il quotidiano La Stampa.

Ad aprile 2013 i fornitori di Direkta chiedevano di essere pagati, tanto da presentare al tribunale di Cuneo un decreto ingiuntivo per circa 1,7 milioni di euro, ma l'azienda non disponeva di fondi.

Provenzano, Bovoli e altri si sarebbero adoperati per dimostrare che questo denaro non risultasse dovuto, secondo questa ricostruzione che ne ha fatto la magistratura: «A richiesta di Provenzano e agendo d’accordo con Erika Conterno, responsabile amministrativo della società fallita, Bovoli, quale amministratore della Eventi6 (già Chil promozioni srl) emetteva tre lettere datate 20 febbraio, 15 maggio e 16 ottobre 2012 con richiesta di note di credito per penali e disservizi, in modo da "riqualificare" così alcune note di credito emesse da Direkta nel corso del 2012, a titolo di storno fatture per riconoscimento di spese».