La Polizia Penitenziaria ha festeggiato i suoi 207 anni
Alla presenza del sottosegretario alla Giustizia sen. Andrea Ostellari si è svolta questa mattina la cerimonia interregionale del 207° anniversario della fondazione del Corpo di polizia penitenziaria. Quest’anno la cerimonia è stata ospitata all’interno del Parco Saraceno nel Comune di Atella (PZ).
È stata una giornata di festa ma anche di riflessione per gli uomini e le donne della Polizia penitenziaria che ogni giorno con grande spirito di servizio e con alto senso del dovere assicurano la sicurezza all’interno delle strutture penitenziarie, nonostante la grave carenza di personale e il sovraffollamento dei detenuti.
Un importante evento che ha visto la partecipazione del sottosegretario alla Giustizia Sen. Andrea OSTELLARI, del Provveditore Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria Liberato GUERRIERO del Prefetto di Potenza S.E. Dr. Michele CAMPANARO, del Presidente della Provincia di Potenza Dottor Christian GIORDANO e di numerose Autorità civili, militari e religiose, dei familiari dei caduti del Corpo, dei Comandanti di Reparto e dei Direttori dei penitenziari di tutto il Distretto Puglia e Basilicata, degli appartenenti all’A.N.P.PE (Associazione Nazionale Polizia Penitenziaria), e di alcuni rappresentanti delle Organizzazioni Sindacali del Corpo.
Nel corso della manifestazione è stato sottolineato il ruolo centrale della Polizia penitenziaria nel panorama delle Forze di Polizia italiane, non solo nel garantire l’ordine e la sicurezza all’interno e all’esterno delle strutture penitenziarie, ma anche nel contribuire alla lotta al crimine organizzato e al terrorismo con i suoi reparti d’eccellenza il Nucleo Investigativo Centrale (NIC) e il Gruppo Operativo Mobile (GOM), con le speciali aliquote di personale in forza al Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia (INTERPOL), alla Direzione Investigativa Antimafia e alla Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo, che svolgono il precipuo compito di analizzare tutte informazioni promananti dall’ambiente penitenziario.
È stata, poi, rimarcata la gestione, da parte della Polizia penitenziaria, della Banca Dati Nazionale del D.N.A. e del Laboratorio Centrale per la Banca Dati Nazionale del D.N.A., che assegna al Corpo un ruolo fondamentale nel panorama delle Forze di Polizia, così come sono state ricordate le altre specialità e gli altri servizi: il Servizio Cinofili, l’U.S.Pe.V, il Servizio a cavallo, il Servizio aeroportuale, servizio di Polizia stradale, servizio Navale, gli specialisti informatici, i matricolisti nonché le nuove specializzazioni previste dall’ultimo accordo quadro ovvero, quella di negoziatore, di operatore A.P.R. e di analista criminale.
Infine, è stata ricordata la consolidata e decennale collaborazione interistituzionale della Polizia Penitenziaria in seno al Comitato di Analisi Strategica Antiterrorismo, nel cui ambito vengono condivise e valutate le informazioni sulla minaccia terroristica interna ed internazionale, nonché il recente inserimento nel (G.I.I.R.L.) Gruppo Interforze Integrato Ricerca Latitanti, istituito nell’ambito del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, che ha il compito di raccogliere e analizzare le informazioni utili a individuare i latitanti di maggiore spessore criminale.
Il Corpo di Polizia Penitenziaria rappresenta un punto di riferimento fondamentale per la sicurezza e la giustizia in Italia, e ha dimostrato, nel tempo, non soltanto di costituire un importante baluardo nella difesa della società contro il crimine organizzato, ma di avere al suo interno le capacità, gli strumenti e le risorse per continuare ad impegnarsi anche al di fuori del perimetro penitenziario.