In vista del Consiglio europeo di fine giugno, si intensificano gli incontri diplomatici tra i Paesi europei, anche in conseguenza del problema migranti che, da una settimana a questa parte, è diventato un tema scottante per l'Unione e la sua continuità, tanto quanto le direttiva di politica economica.
Perta tale motivo, il presidente Juncker, sul tema delle migrazioni, domenica prossima ha organizzato a Bruxelles un incontro con alcuni capi di Stato e di governo dei Paesi membri e l'Italia sarà tra questi.
Non è però dato sapere, almeno per il momento, in dettaglio gli argomenti che verranno trattati.
Martedì, Merkel e Macron si sono riuniti a Berlino, al castello di Meseberg, per fare una sintesi delle problematiche europee e tracciare una linea comune che facesse da agenda del prossimo Consiglio europeo dal 28 al 29 giugno.
Oltre al problema migranti, i due leader di Germania e Francia hanno concordato la necessità di creare un piano di riforme per i Paesi dell'area euro, rivedendo le attuali regole di bilancio. Non è chiaro, in dettaglio, quali siano i punti di questo piano, che però dovrebbe prendere il via solo a partire dal 2021.
Notizie positive, quindi, per il futuro dell'Europa e per un suo rilancio a breve? Non proprio. Infatti, mentre tutti sono concordi che l'attuale piano di accoglienza dei migranti vada rivisto, buona parte dei Paesi pensa però a come poter respingere gli stranieri senza documenti che si presentino nei pressi del loro confine... ma non certo a come accoglierli e neppure in numero limitato.
Forse, più possibilità ci sono per rivedere i piani economici dell'Europa, ma in questo caso i maggiori problemi arrivano dalla Germania dove la Merkel, già sotto scacco a causa dei migranti, sul bilancio dell'Ue potrebbe rischiare la tenuta del proprio governo e non a causa dei socialisti, ma del partito gemello della CDU, la bavarese CSU, per nulla convinta di un differente modo di gestire le risorse tedesche all'Europa.