Il consigliere per la sicurezza nazionale Jake Sullivan ha incontrato oggi [mercoledì, ndr] alla Casa Bianca il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant per discutere degli sforzi in corso per finalizzare un accordo per il cessate il fuoco insieme al rilascio degli ostaggi. Il ministro Gallant ha confermato ancora una volta il sostegno del governo israeliano all’accordo delineato dal presidente Biden e approvato dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, dal G7 e dai paesi di tutto il mondo. Sullivan ha riaffermato l'impegno ferreo degli Stati Uniti nei confronti della sicurezza di Israele, anche di fronte alle minacce da parte di gruppi terroristici sostenuti dall'Iran come gli Hezbollah libanesi. Hanno discusso gli attuali sforzi degli Stati Uniti per sostenere la riduzione dell’escalation e una soluzione diplomatica alle ostilità in corso in Libano che garantirebbe il ritorno delle famiglie israeliane e libanesi alle loro case nelle regioni di confine. I due hanno anche discusso del sostegno senza precedenti del presidente Biden a Israele dopo gli attacchi di Hamas del 7 ottobre. Sullivan ha riaffermato l'impegno del presidente Biden a garantire che Israele abbia tutto ciò di cui ha bisogno per difendersi militarmente e affrontare i suoi avversari sostenuti dall'Iran.Il Sig. Sullivan e il Ministro Gallant hanno discusso della crisi umanitaria a Gaza e della necessità di aumentare e sostenere il flusso di assistenza umanitaria a Gaza. Il signor Sullivan ha riconosciuto gli sforzi personali e la leadership del Ministro Gallant nel sostenere questi sforzi. Sullivan ha inoltre sottolineato l'importanza di allentare le tensioni in Cisgiordania, includendo il trasferimento dei proventi dello sdoganamento all'Autorità Palestinese senza ulteriori ritardi.

Questo è la nota pubblicata quest'oggi dall'Ufficio stampa della Casa Bianca, mentre di seguito riportiamo il resoconto del massacro odierno compiuto a Gaza dal morale esercito dell'ancor più morale Stato ebraico, naturalmente definito "non terroristico" (seppur in procinto di esser considerato ufficialmente genocidario)... nonostante l'impegno profuso in tal senso.

Sono almeno 60 i palestinesi uccisi oggi dai bombardamenti israeliani in diverse aree della Striscia di Gaza, 140 quelli rimasti feriti. Le località colpite sono quelle di Jabalia, Gaza City, Nuseirat, Khuza'a.

Nel nuovo bilancio del genocidio compiuto dall'esercito israeliano a Gaza dal 7 ottobre nei confronti del popolo palestinese, sono 37.658 i morti ufficialmente riconosciuti e 86.237 i feriti. La maggior parte delle vittime del massacro è costituita da donne e bambini, mentre sono migliaia le persone sepolte sotto le macerie a cui non è stata data sepoltura.

Per i sopravvissuti l'unica speranza sono bombe, fame e sete, con le Nazioni Unite che, dopo i ripetuti attacchi al proprio personale ha fatto sapere di voler sospendere il loro impiego nella distribuzione di aiuti finché non sarà garantito loro la possibilità di dialogare direttamente con i militari dell'IDF impegnati sul campo.