Gira e rigira le elezioni siciliane ci consegnano un film già visto, dove è accaduto ciò che già era preannunciato: la vittoria di una destra riunita nella più classica delle intenzioni, il garantismo.

E tanto per non lasciar spazio a dubbi, il garantismo di cui si parla è quello della garanzia di mantenere il potere minimo necessario per garantire, per l'appunto, vantaggi e privilegi a coloro che successivamente possano poi a loro volta garantire il numero minimo necessario di voti a chi tale sistema riesce a far sopravvivere.

Malgrado tutte le tragedie finanziarie che hanno colpito le imprese e i cittadini, questo voto dimostra ancora una volta la mancanza di coraggio nel voler dare una svolta politica al nostro paese, e ci si rifugia nelle briciole che ci offre la vecchia politica.

Più che un nuovo corso della destra, sembra di assistere a quel vecchio comunismo di un tempo che, in cambio del potere, garantiva un pezzo di pane a tutti.