Al termine della prima decade del nuovo millennio, una tecnologia innovativa per il sequenziamento del DNA (Next Generation Sequency NGS) ha avuto nella microbiologia lo stesso impatto che ebbe il cannocchiale di Galileo nell’astronomia: una rivoluzione.
Grazie a questa rivoluzione le ricerche hanno evidenziato quanto il contributo delle comunità microbiche, che vengono definite microbiota e vivono sul e nel corpo umano, sia importante per lo stato di salute dell’individuo.
Wellmicro - nata nel 2015 come spin-off dell’Università di Bologna e oggi parte di Named Group, il polo della salute naturale nato nel 2022 - è l’unica azienda italiana dedicata esclusivamente all’analisi genetica del microbiota umano, animale e ambientale, la prima ad aver colto le potenzialità che lo studio del microbiota avrebbe poi espresso nei confronti della salute dell’individuo, elaborando metodi di ricerca e analisi dei dati che sono stati brevettati lanciando sul mercato nel 2016 il primo test sul microbiota intestinale.
“La ricerca sul microbiota intestinale - un vero e proprio organo che pesa più di un kilogrammo ed è formato da trilioni di microrganismi, batteri miceti e virus - sta dimostrando ogni giorno di più come la composizione microbica dell’intestino sia fondamentale per il benessere di ciascuno, ma anche come ogni persona sia dotata di un microbiota con caratteristiche uniche e adattive ai vari momenti della vita, tanto da essere considerato ad oggi la parte variabile del nostro genoma. Ogni individuo è unico in condizione di “eubiosi”, vale a dire di equilibrio e simbiosi tra i microrganismi e l’ospite, e ancora di più nei molteplici casi di “disbiosi”, cioè in condizione di squilibrio pro-infiammatorio”,
ha affermato Giovanni Barbara, Professore Ordinario di Medicina Interna e Gastroenterologia, Direttore dell’Unità Complessa di Medicina interna e Gastroenterologia IRCCS Policlinico S.Orsola, Chair di Gut Microbiota for Health section of European Society of Neurogastroenterology and Motility.
La visione di Wellmicro è ispirata a un futuro in cui il ruolo del microbiota, non solo intestinale, con le sue caratteristiche individuo-specifiche, rappresenti uno dei pilastri di una medicina più vicina alle esigenze di salute e di benessere del singolo individuo. “Named Group – afferma Alessio Romitelli, Direttore Operativo del gruppo e Amministratore Delegato di Wellmicro – nasce dall’idea di dare solidità e lunga vita a eccellenze italiane con una importante e riconosciuta tradizione nella nutraceutica e nell’integrazione alimentare con prodotti e dispositivi al servizio del medico, del farmacista e del singolo destinati a mantenere il naturale benessere, attraverso la creazione di un polo della salute naturale in grado di rappresentare un punto di riferimento”.
Il microbiota intestinale dialoga in modo stretto e continuo con tutti gli altri microbiota, vaginale in primis, ma anche mucosale, orale respiratorio, cutaneo, con influenze reciproche, mantenendo tuttavia una sostanziale leadership rispetto a tutti gli altri.
“Esso merita di essere studiato e valorizzato nelle strategie di prevenzione e cura in tutte le specialità mediche – ha affermato Alessandra Graziottin, professoressa presso il Dipartimento di Ostetricia e Ginecologia, Università di Verona, Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica dell’H. San Raffaele Resnati di Milano, Presidente Fondazione Graziottin per la cura del dolore nella donna, Onlus – in ambito uroginecologico e ostestrico è in prima linea nella fisiopatologia delle infezioni uroginecologiche ricorrenti, nella regia della fertilità, nella modulazione della salute di mamma e bambino in gravidanza, nel dolore pelvico cronico e persino in ambito oncologico. Una recente indagine italiana su 1183 casi di dolore vulvare (la casistica più numerosa pubblicata al mondo) ha dimostrato che queste pazienti hanno una comorbilità del 94,7% con patologie intestinali. Il microbiota intestinale è quindi un potente regista di salute e di malattia e un sottovalutato modulatore del dolore addominale, viscerale, pelvico e sistemico”.