Siamo in piazza VIII Agosto. Guardiamo il vuoto intorno a noi e ci soffermiamo a respirarlo. Ci sfiora quell'emozione gelida che provavamo prima che tutto questo iniziasse, il tremore causato da un vuoto di relazioni, vuoto di fisicità, un vuoto di incontri.Facciamo un respiro più lungo degli altri e ci concentriamo su cosa succederà domani. La piazza si riempirá. Saremo in tanti.Ci incontreremo, ci abbracceremo, ci riconosceremo. In quell'esatto momento capiremo di aver vinto. Vinto contro una macchina che vuole dividerci e renderci soli e che, una volta soli, si prende gioco di noi.La piazza di domani sarà la dimostrazione che esiste un nuovo modo di vivere la politica.


Così scriveva ieri il movimento delle 6000 sardine sulla propria pagina Facebook per annunciare ad una settimana dal voto delle regionali in Emilia Romagna l'evento di domenica 19 gennaio, "Bentornati in mare aperto", nella Bologna dove tutto è cominciato... solo un paio di mesi fa! 

Un ritorno al luogo di origine "per respirare le emozioni di quel 14 novembre e di tutte le piazze italiane che hanno deciso di prendere parte all'onda anomala partita da Bologna. La regola è sempre la stessa: nessuna violenza, nessun insulto, nessuna bandiera. Solo pesci pronti a nuotare in mare aperto".

Pesci che si sono ritrovati, alle 3 del pomeriggio di oggi, per proseguire ad oltranza accompagnati da musica, parole, luci, "per spiegare cosa significa essere emiliano-romagnoli tutti i giorni".

Una piazza riempita da oltre 30mila persone che hanno assistito gratuitamente ad un concerto finanziato grazie a una moltitudine di piccole donazioni raccolte via internet. Una edizione invernale del concertone del 1 maggio! 

Tra gli artisti saliti sul palco per dire no a populisti e sciacalli, ma si potrebbe dire anche agli sciacalli populisti,  Subsonica, Afterhours, Marlene Kuntz, Marracash, Ovadia e molti altri. Inutile aggiungere che i partecipanti, oltre che da Bologna, sono arrivati da tutta l'Emilia-Romagna e da molte altre parti d'Italia.