Politica

Dichiarazioni e risultati del dopo voto (dell'8 e 9 giugno)


Le buone notizie del turno elettorale dell'8 e 9 giugno riassunte dalla voce dei protagonisti e di chi, direttamente o indirettamente, ha finito per essere campagna elettorale per le elezioni europee...

Elly Schlein: "È una bella giornata per il Partito Democratico, voglio ringraziare gli elettori e le elettrici che ci hanno dato fiducia. Ringrazio le candidate e i candidati delle nostre liste che si inizia messi con determinazione in campagna elettorale perché davvero è stato un grande lavoro di squadra. Il Pd torna nelle piazze, nei luoghi di lavoro e nei luoghi di cura. Un lavoro collettivo che ha premiato il Pd. È il partito che è cresciuto di più, cinque punti in più rispetto alle politiche, due in più rispetto alle scorse elezioni europee. Siamo i soli insieme ad AVS a crescere in voti in termini assoluti rispetto alle politiche. La distanza con il partito di Meloni si è ridotto a un solo milione di voti. Il messaggio è chiaro: Giorgia Meloni, stiamo arrivando". 

Antonio Decaro, PD (quasi mezzo milione di preferenze):
"Grazie.
Di fronte a un risultato come questo è difficile trovare le parole giuste. L’affetto e la fiducia che mi avete consegnato mi affidano una responsabilità enorme. Dai piccoli paesini e dalle grandi città, dai giovani e dagli anziani, dai sindaci, dai consiglieri comunali, dagli amministratori tutti, dai sostenitori di sempre e da chi mi ha conosciuto solo in questi ultimi mesi. Vi porto tutti nel cuore.
Continuerò ad essere “il sindaco” che avete conosciuto e che avete scelto, solo di una comunità più allargata. Abbiamo tanto lavoro da fare in Europa per il Sud ma non abbiamo paura, perché i sindaci sanno che dal giorno dopo le elezioni si comincia a lavorare per non tradire la fiducia di chi ti ha votato. Vi porterò con me, primi cittadini d’Europa".

Vincenzo De Luca, PD: "Nel voto meridionale l'area di governo è minoritaria. La battaglia contro l'Autonomia Differenziata e contro il blocco dei fondi di coesione, il peso dell'area di sofferenza sociale, il voto giovanile, hanno lanciato un segnale forte sul piano nazionale. La battaglia per la tutela del Sud prosegue con maggiore forza".

Angelo Bonelli, AVS:"Uno straordinario risultato che aumenta la nostra responsabilità nei confronti del nostro paese e dell’Europa. Voglio ringraziare chi ci ha votato e tutti i verdi che in questi anni hanno tenuto duro e fatto politica con passione e coerenza. Grazie ai tantissimi giovani che ci hanno votato e ai fuori sede che hanno scelto AVS. Dopo 15 anni i Verdi tornano in Europa con Alleanza Verdì e Sinistra".

Ilaria Salis, AVS (prigioniera politica dell'estremista di destra Viktor Orban):"Non riesco ancora a crederci né a descrivere la mia emozione. Non potrò mai ringraziare abbastanza tutte le persone che mi hanno sostenuto con il loro voto. Il mio primo pensiero va a tutte le persone detenute in Italia e all'estero e ai loro diritti. A chiunque combatte per la libertà e l'uguaglianza e si trova a subire ingiustizie.
L'antifascismo, oltre che un valore umano e una prospettiva politica, è anche una comunità resistente e solidale.
Abbiamo dimostrato che la solidarietà non è uno slogan vuoto, ma qualcosa di concreto e tangibile. Una potenza che, se ci crediamo e se vogliamo, può davvero migliorare il mondo. Mentre le destre radicali avanzano in tutta Europa è necessario battersi per cambiare radicalmente lo stato di cose presenti. Io sono pronta per fare la mia parte.
Questa forza collettiva e coraggiosa che si è manifestata nei miei confronti, dobbiamo essere capaci di rafforzarla e diffonderla ovunque, in Italia, in Europa e nel mondo intero!"

E le buone notizie vanno quasi a sgonfiarsi nell'apprendere invece le ottime notizie del dopo voto, apprendendo che non sono stati eletti al Parlamento europeo: Vittorio Sgarbi, decimo posto nella lista di Fratelli d’Italia nella circoscrizione Sud; Alessandra Mussolini, presentata al Sud da Forza Italia; Claudio Borghi, Lega, nonostante potesse esser votato in Lazio, Toscana, Umbria e Marche.

Purtroppo, invece, il generale fascista timido (o se preferite coniglio) Roberto Vannacci è stato eletto con un bel numero di preferenze, che hanno permesso a Salvini di affermare che la Lega avrebbe confermato, se non migliorato, il voto delle politiche. Senza il traino del fascista timido, probabilmente il suo partito avrebbe raggiunto a malapena il 7%.

Ma si votava anche per le comunali. Com'è andata per i (post) fascisti?

Alle comunali di Firenze si va al ballottaggio ma la candidata del centrosinistra, Sara Funaro, ha ben 10 punti in più del tedesco Eike Schmidt, che secondo la destra avrebbe dovuto essere l'arma vincente per conquistare  Palazzo Vecchio. Improbabile.

Lo stesso vale per Bari, dove il Pd Leccese andrà al ballottaggio con il candidato delle destre Fabio Romito, staccato però di una quindicina di punti.

A Bergamo e Cagliari, la sinistra vince al primo turno eleggendo sindaco Elena Carnevali e Massimo Zedda, mentre a Perugia si andrà al ballottaggio con le due candidate, Scaccia e Ferdinandi, praticamente alla pari. 

Alle destre va solo Pescara al primo turno (nuovo sindaco Masci), mentre Potenza va al ballottaggio con il candidato di destra Fanelli in netto vantaggio su Telesca.


Curiosità. Nelle comunali, la Lega deve cedere al centro sinistra il comune di Pontida, dove il Carroccio ogni anno organizza il suo raduno. Il sindaco uscente e ricandidato da via Bellerio, Pierguido Vanalli è stato battuto da Davide Cantù, che si è presentato con la lista civica di centrosinistra Viviamo insieme Pontida, ottenendo il 52,71% delle preferenze, con l'aiutino della candidata Francesca Losi, portavoce del "Partito popolare del Nord" fondato dall'ex leghista Roberto Castelli, che ha tolto un bel po' di voti al sindaco di Salvini.


Ma siamo sicuri che i (post) fascisti abbiano stravinto le elezioni dell'8 e del 9 giugno?

Autore Carlo Airoldi
Categoria Politica
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