I mostri sono i figli sani del patriarcato - è una delle frasi pronunciata dal Elena Cecchettin, sorella di Giulia, l'ennesima vittima della violenza sulle donne.
Non addentriamoci, però in un campo non nostro, cioè nella patologia, perché un assassino, dal mio punto di vista è un criminale, è un malato, che crede che sopprimere qualcuno sia l'unica soluzione al dolore che prova, alla sua frustrazione.
La sorella di Giulia contro un Ministro delle infrastrutture sempre più in evidente difficoltà, e che scrive sui social: "Se colpevole", che uscita subito indignazione persino tra i suoi follower. Dopo il video in cui si vede la violenza, dopo che Filippo è in fuga e dopo il ritrovamento del corpo di Giulia, chi direbbe - Se colpevole? Cosa altro deve accadere? E persino nelle parole della famiglia c'è un filo di giustificazione (ancora!?).
“Ministro dei trasporti che dubita della colpevolezza di Turetta. Perché bianco, perché di 'buona famiglia'. Anche questa è violenza, violenza di stato", scrive Elena in una storia su Instagram.
La ragazza, inoltre, dà la colpa al patriarcato, e in una trasmissione Mediaset, qualche giornalista di parte con i capelli bianchi la contraddice, dicendo che in Finlandia non esiste il patriarcato e che avvengono più femminicidi, quindi non è colpa del patriarcato. Elena ha voluto lanciare un messaggio, nel quale ha parlato anche di patriarcato, come forma di società che può partorire frutti marci. Ovviamente, quando qualcuno diventa un assassino, ci saranno mille altre ragioni da ricercare e indagare, dal punto di vista psicologico (patologia, malattia mentale).
Cos'è il patriarcato?
Il patriarcato esiste ovunque nel mondo. In sintesi è la convinzione radicata purtroppo, che l’uomo è superiore alla donna. Non vi sono motivi per cui sia così diffusa questa convinzione, ma il patriarcato esiste da millenni ed è diffuso in tutto il mondo.
La famiglia deve educare, dare il buon esempio, dialogare, ma questo è stato dimenticato. E persino, davanti all’evidenza schiacciante si tenta di giustificare, forse per giustificare anche se stessi, e il proprio fallimento (sempre in buona fede). Quante volte abbiamo sentito dire da donne/madri: “Ma lui poi è uomo”, sottintendendo che in quanto “uomo” tutto gli è consentito, compreso il tradimento ovviamente. Perché l’uomo ha bisogno di due, magari tre donne, proprio perché è uomo. Questo lo affermano anche le donne.
Le bocciature, i calci nel sedere, qualche sberla, qualche critica, un sano: Guarda che non ci si comporta così, stai sbagliando – sono cose che fanno bene alla salute, che ti fanno crescere bene, a contatto con la realtà, con il fatto che nessuno è perfetto, che si può sbagliare e rimediare, che siamo umani.
Patriarcato? Certo non è l'unica ragione della violenza sulle donne, ma un contesto a volte determinante, che può far crescere frutti marci. Un assassino è un frutto della società patriarcale. Meglio dire che è uno dei frutti, quello marcio. Non tutti i frutti sono marci.