Mi viene in mente Barack Obama, nel 2009, da poco insidiato alla Casa Bianca come primo Presidente degli Stati Uniti d'America di colore, quando, dopo pochi mesi, fu insignito del Premio Nobel per la Pace.  Le motivazioni, ancora oggi mi sono ignote, anche perché, nonostante i discorsi pieni di speranze di  pace, sino a quel momento Obama non aveva  combinato nulla per meritarsi questo premio. Sappiamo, poi, come è andata a finire, con le guerre in Irak, Siria, Libia, le tensioni con la Russia e chissà quanto altro.

Così, come per il Premio Nobel di Obama, anche il Sig. Stefano Parisi (facendo le dovute proporzioni) , ancora prima di ottenere dei successi tangibili, e, di aver profuso il suo pensiero,  viene celebrato come il nuovo astro delle politica italiana.

Nella speranza di mantenersi a galla sullo scenario della politica di casa nostra ed uscire dal cono d'ombra in cui è precipitato dopo l'accordo "fallito" del Nazareno, e dopo essere stato abbandonato dalla maggior parte dei suoi compagni di viaggio del ventennio, il Sig. Silvio Berlusconi gioca una nuova carta: il Sig. Stefano Parisi, che viene presentato in veste ufficiale come riformatore di Forza Italia ma, forse con il vero compito di fungere da uccello di richiamo per tutti gli ex amici o transfughi come Alfano, Verdini, Casini, Fini, ecc.

Leggo sulla rivista Panorama  "Quella notte, con quel risultato, non era stato eletto il sindaco di Milano, ma era nato un leader, un nuovo protagonista della politica nazionale."

Il Sig. Stefano Parisi fece una campagna elettorale dimostrando  di essere il re del politically correct, moderato, più moderato di un sapone detergente neutro, impalpabile, anche il vestito che portava  addosso sembrava  preso in prestito. Perse le elezioni e consegnò Milano alle corti islamiche di Salah.

Sempre Panorama ci fa sapere, che il " progetto Parisi lo spiegherà in un grande evento che sta preparando per settembre, a Milano. Un evento pieno di simboli, a cominciare dalla scelta della sede (non un teatro ma un capannone industriale, simbolo dell’operosità e della volontà di costruire al di fuori dei luoghi imbalsamati della politica".

Sono veramente stupefatto per l'originalità del luogo scelto, nessuno ci aveva pensato prima di Lui, ma soprattutto, siamo contenti che gli imbalsamati ex compagni di merenda, non saranno presenti all'evento.

Ancora prima di quanto pubblicato da Panorama, uscì il titolo di un editoriale del Sig. Vittorio Feltri : "Se fallisce Parisi, il centrodestra è proprio finito"  e poi raccontandoci che l'astro nascente "ha un piano diabolico" perché corteggia il mondo produttivo, addirittura le imprese!

Peccato che il nostro direttore ebbe a dichiarare, nei giorni del suo insediamento al quotidiano Libero:  "Perché penso che Berlusconi sia finito" aggiungendo "Berlusconi, demoralizzato e forse addirittura depresso, non è stato più se stesso. Non dico che sia diventato una macchietta, ma qualcosa di simile. Di sicuro non è più lucido non solo nelle manovre di Palazzo, ma perfino nel calcio". E come mai ora il Sig. Vittorio Feltri è sceso in campo a sostenere lo scudiero del Cavaliere?

Intanto il Sig. Stefano Parisi ha fatto sapere che, con la vittoria del NO  al referendum per la riforma costituzionale, il Sig. Matteo Renzi  avrà il compito di continuare a governare il paese. Questo permetterà a tutte le forze politiche di  trovare un accordo per il varo  di nuove riforme.

Magari si chiamerà governo di unità nazionale, dove, finalmente, il Sig. Silvio  Berlusconi si potrà incontrare, questa volta, alla luce del giorno con il Sig. Matteo Renzi  e decidere congiuntamente delle sorti del paese.

E il Sig. Stefano Parisi dovrà rendersi conto della sua mutazione da astro nascente a stella cadente.