Poste Italiane moltiplica i disagi: il modello di consegna a giorni alterni dimostra di non funzionare affatto; ciò che non viene consegnato resta in giacenza per molti giorni con forti disagi per l'utenza. E la situazione si è aggravata ulteriormente a seguito della sottoscrizione del contratto con Amazon. Se a livello nazionale sono uscite 4800 persone dall'organico aziendale, il 20% di esse è concentrato in Lombardia: la carenza di organico negli uffici postali e la privatizzazione in atto rischiano perciò di generare effetti ancora più devastanti.
La richiesta è ora quella di convocare urgentemente il tavolo regionale con le Poste già chiesto a dicembre. Su tutto il territorio lombardo le condizioni sono andate via via peggiorando, col rischio di portare al collasso l'intero servizio; tante sono infatti le segnalazioni di malfunzionamento che quotidianamente arrivano dagli utenti e dagli amministratori locali. Si rende pertanto necessaria una revisione del nuovo piano di consegna a giorni alterni che non tiene oggi conto delle esigenze dei cittadini e della diversa conformazione dei nostri territori.
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