“Basta spendere più di quanto ci si possa permettere, bisogna creare le condizioni affinché il nostro movimento sia veramente sostenibile”.

Questo è quanto ha dichiarato oggi il presidente della Figc, Gabriele Gravina, nella riunione del Consiglio in cui la illustrato le linee guida delle Licenze Nazionali e delle norme di controllo per le prossime tre stagioni sportive, annunciando che convocherà per il 31 ottobre un Consiglio ad hoc per l'approvazione del nuovo manuale.

La ratio che ispira il nuovo piano normativo è blindare le iscrizioni ai campionati con l'assolvimento dei debiti che incombono sui Club per agire con più risolutezza sulla gestione finanziaria, con l'obiettivo del contenimento dei costi. “Lo scopo – ha affermato Gravina – non è impedire di fare calcio, ma creare le condizioni affinché il nostro movimento sia veramente sostenibile. Dobbiamo ribadire un concetto chiaro, che è quello di non potersi più indebitare senza disporre di liquidità. Non si può spendere più di quanto ci si può permettere”.

In questa ottica, nelle bozze su cui si discuterà in altri incontri già programmati da qui a fine mese, verranno inseriti indici e correttivi più restrittivi in termini di blocco del mercato e capillarità del monitoraggio in corso di stagione per garantire in equilibrio i conti dei Club.


DIRITTO D'INTESA

Facendo riferimento alla lettera inviata alle componenti federali nei giorni scorsi, Gravina ha illustrato ai consiglieri la volontà di modificare lo Statuto (art. 27 e artt collegati) eliminando ‘l'intesa' prevista per qualsiasi modificazione dell'attuale statuizione dell'ordinamento dei campionati. Gravina ha ribadito il principio a cui si ispira la sua volontà, che non è finalizzata alla modifica del numero delle società partecipanti ai singoli campionati, ma è piuttosto tesa al raffreddamento del sistema, quindi alla messa in sicurezza dei conti dei Club, attraverso un nuovo meccanismo, con un minore turn over a livello di promozioni e retrocessioni.

Ferma restando l'autonomia su come organizzare i rispettivi campionati, la volontà della Presidenza federale è favorire il dialogo su una riforma di sistema la cui necessità, come si sente ripetere spesso, è ampiamente condivisa. “Bisogna avere il coraggio di cambiare – ha affermato Gravina nel suo intervento – diventando protagonisti del cambiamento, tutti insieme. Assistere al tentativo di cambiamento degli altri ci condanna all'immobilismo, creando danni irreparabili al sistema negli anni a venire”.

Alla richiesta del presidente federale sono seguiti alcuni distinguo e contrarietà, accompagnate però da un rinnovato spirito di disponibilità e dall'impegno a collaborare per trovare, attraverso una discussione tra le Leghe, una bozza di riforma del sistema da sottoporre direttamente al Consiglio Federale. Gravina ha preso atto di questa apertura, dichiarando di non inserire al momento l'abolizione dell'art.27 all'ordine del giorno dell'Assemblea. L'auspicio è che si arrivi ad un progetto condiviso di riforma entro la fine dell'anno.


ANTICIPAZIONE SPESE ARBITRI

Il presidente federale ha aggiornato i dati sull'erogazione degli anticipi delle spese di arbitri e assistenti incaricati di dirigere partite del Settore Giovanile e Scolastico e della Lega Nazionale Dilettanti, a livello regionale e provinciale.

L'iniziativa, attivata d'intesa con il presidente Trentalange su richiesta del Comitato Nazionale dell'Aia, ha una portata storica e nasce con l'obiettivo di mostrare concreta sensibilità verso la classe arbitrale di base, nonché garantire così la continuità di un servizio fondamentale per il calcio di periferia, altrimenti messo a rischio dalle difficoltà economiche vissute sul territorio.

Gravina ha annunciato l'erogazione di altri 750 mila euro, che si aggiungono ai circa 300 mila già stanziati ad inizio settembre. A queste erogazioni si aggiungeranno nelle prossime settimane altri 700 mila euro, per un impegno complessivo stimato di 1 milione e 800 mila euro.


DECRETI CORRETTIVI RIFORMA SPORT

Gravina si è soffermato sull'avvenuta bollinatura dei cosiddetti decreti correttivi alla riforma dello Sport, ribadendo come, seppur contenendo risultati importanti per il mondo del calcio, quali l'apprendistato e l'avviamento al professionismo, persistano tre incongruenze che ci si augura possano essere risolte entro la fine dell'anno:

  1. rinvio dell'abolizione del vincolo;
  2. slittamento al 30 giugno per l'entrata in vigore dei contratti di lavoro sportivo;
  3. la possibilità per tutti i club di calcio femminile di beneficiare degli sgravi fiscali come le società che fatturano meno di 5 milioni di euro.

Il presidente federale ha fatto ancora una volta appello al buon senso e alla responsabilità del nuovo Parlamento e del futuro Governo affinché si risolvano questi ultimi conflitti che preoccupano non poco la Federazione e la Lega Nazionale Dilettanti.