Economia

Meeting di Rimini/Giorgetti: In manovra priorità a redditi medio-bassi. Premiare chi lavora. Giusta ed equa remunerazione del lavoro

ROMA - “Siamo chiamati a decidere sulle priorità di intervento”. Il Governo è chiamato a recuperare gli errori di indirizzi politici provocati nel lungo tempo, e ogni cosa verrà fatta quando si sarà riusciti a creare le coperture.  Non bisogna semplicemente fare in fretta "ma fare bene". Giorgetti, nel corso del suo video-collegamento al Meeting di Rimini, ha indicato tra le priorità in manovra per la prossima Legge di Bilancio, attenzione massima a redditi medio-bassi e interventi per la crescita redditi medio-bassi, per promuovere la crescita e premiare chi lavora. Un indirizzo sulle scelte che il Governo dovrà prendere in vista della nuova manovra e che si dovrà basare su un approccio prudente, responsabile, pragmatico e sostenibile anche nella destinazione delle risorse a disposizione.

 “Siamo chiamati a decidere sulle priorità di intervento”, ha affermato Giorgetti in un comunicato ufficiale - ricordando come la composizione di una legge di bilancio è sempre complicata perché “non si potrà fare tutto” ma certamente “dovremo intervenire contro l’inflazione, come abbiamo fatto con la decontribuzione per i redditi medio bassi, perché è una tassa che riduce enormemente il potere di acquisto”, ha spiegato il ministro.

In tema di investimenti, Giorgetti ha sottolineato l’importanza di creare un ambiente favorevole per l’impresa e l’imprenditore. Da un lato, in questa fase di cambiamento “il ruolo del pubblico diventa fondamentale nell’accompagnare le transizioni e quindi promuovere l’innovazione di nuova imprenditoria”, dall’altro aggiunge il ministro è fondamentale premiare chi lavora, concentrandosi “sulla dimensione delle imprese ma anche sulla qualità, la giusta ed equa remunerazione del lavoro”.

E in ambito europeo la posizione negoziale del governo italiano sulla revisione del patto di stabilità è chiaramente rivolta al sostegno della crescita: “vogliamo che gli investimenti siano trattati in modo privilegiato e meglio rispetto alle spese correnti, ha evidenziato Giorgetti che ha aggiunto “spero quando decideremo a settembre sulle nuove regole se ne tenga conto”, in modo che la riforma possa essere approvata entro la fine dell’anno ed entrare in vigore al posto delle vecchie regole dal 1 gennaio 2024. Sul Pnrr, invece, ribadisce che le risorse non possono essere sprecate e devono essere usate nel modo migliore possibile perché non bisogna semplicemente fare in fretta "ma fare bene".

Riguardo alla crescita economica e allo sviluppo inoltre, per il titolare di via venti settembre diventa fondamentale che tutti gli indicatori a livello internazionali che fanno riferimento al Pil tengano conto del termine "sostenibile", non soltanto declinato sotto l’aspetto ambientale ma anche legato alla natalità e alla previdenza: “non si può negare il fatto che il sistema si tiene se le generazioni hanno una continuità e se c’è una solidarietà intergenerazionale”.

Giorgetti ha quindi sottolineato l’importanza della sostenibilità del sistema previdenziale che nel prossimo futuro sarà messo a dura prova dai dati sulla natalità: “Il tema della denatalità, che intendo riproporre, è fondamentale, non c'è nessuna riforma e misura previdenziale che tenga nel medio e nel lungo periodo con i numeri della denatalità che abbiamo oggi” ha dichiarato.

Autore Ernesto Genoni
Categoria Economia
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